24/07/2012
Luigi Laraia, 37anni, italiano di Potenza, lavora a Washington, Stati Uniti.
Settemila chilometri in bicicletta, attraversando dodici stati, da Washington a Vancouver per raccogliere fondi a beneficio della "Leukemia and Lymphoma Society", una societa’ non profit che si prende cura della lotta contro i linfomi e la leucemia.
Luigi Laraia, 37anni, nato a Potenza ma attualmente residente a Washington, dove lavora come economista alla banca mondiale, non pedalerà 200 chilometri al giorno per 35 giorni perché è un benefattore.
Luigi pedala perché vuole sfidare la leucemia che gli è stata diagnosticata quattro mesi fa.
L'homepage del sito Internet della della "Leukemia and Lymphoma Society".
Il suo approccio alla malattia è quello di volerla gestire in
prima persona rifiutandola, criterio che molti medici hanno ormai
imparato ad apprezzare perché da’ risultati sorprendenti. Precursore di
questo criterio e’ Bruce Lipton un biologo cellulare dell’Universita’ di
Stanford, che e’ stato il primo ricercatore a scoprire e divulgare il
potere di cio’ in cui crediamo e del positivo impatto di questo
atteggiamento sulla nostra salute.
Uomo sportivo da sempre Luigi ha deciso di intraprendere la solitaria
che lo porterà attraverso 12 dei cinquanta Stati americani con arrivo previsto a Vancouver il 3
settembre, partendo il 26 luglio dall’ ambasciata di Italia a
Washington.
L'itinerario in bicicletta di Luigi Lalaria attraverso Virginia, West Virginia, Pennsylvania, Ohio, Indiana, Illinois, Wisconsin Minnesota, North Dakota, Montana, Idaho per varcare poi la frontiera fra Stati Uniti e Canada nello stato di Washington.
Attraverserà, pedalando una media di otto ore al giorno, Virginia, West
Virginia, Pennsylvania, Ohio, Indiana, Illinois, Wisconsin Minnesota,
North Dakota, Montana, Idaho per varcare poi la frontiera fra Stati
Uniti e Canada nello stato di Washington.
Questa attraversata non e’ la prima impresa grandiosa di Luigi: nel 2010 è andato in bicicletta al Gran Canyon.
Nel corso della chemioterapia Luigi ha perso 10 chili, ma non il suo
spirito forte. «Tra le tante paure – ha spiegato - il timore più grande
è stato il pensiero di non poter più fare ciò che mi rende felice: lo
sport. Per questo ho deciso di dimostrare a me stesso che posso ancora
farcela».
L’ idea della traversata Washington Vancouver gli è venuta dopo le
settimane frustranti di chemio che dovrà, tra l’ altro, ripetere in
ottobre.
Luigi Lalaria sarà in viaggio dal 26 luglio al 3 settembre 2012.
Il bagaglio di Luigi sarà leggero: un solo cambio di
vestiti e un mini computer che gli permetterà di tenere un diario di
viaggio sul suo blog, http://luigilaraia.blogspot.com
Viaggerà solo, senza team di supporto, e si fermerà la sera in alberghi lungo la strada
per riprendere all’ indomani di buon ora il viaggio.
Lo spirito positivo di Luigi à tale che non ama entrare nei dettagli
della malattia perché la sua mente è rivolta alla guarigione. «Se ce la faccio ad arrivare a Vancouver o anche solo a metà strada -
spiega – vuole dire che tutto va bene. Se interrompo l’impresa significa
che non sono in buona salute o sono sorti problemi. Ho ancora qualche
dolorino qua e là, ma la bicicletta e la mente rivolte al mio progetto se
ne prenderanno cura».
«Scriverò sul blog – ha poi aggiunto - il mio diario di viaggio
aggiungendo qualche storiella vissuta e qualche mio pensiero».
Chi vuole fare una donazione per la lotta contro la leucemia e i linfomi puo’ andare al sito http://luigilaraia.blogspot.com, dove sotto il
motto di Luigi, "Nulla è impossibile, ma alcune cose sono
difficili", c’è un link per collegarsi al sito della "Leukemia and
Lymphoma Society".
Mariuccia Chiantaretto