22/09/2011
"Contagion" di Steve Sodemberg è un fantasy, ma basato su solide tesi scientifiche. Parla di un virus che si diffonde in tutto il mondo. E nella realtà è successo, succede e succederà ancora. Quali strumenti abbiamo a disposizione per difenderci?
In questi giorni è uscito il libro di Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Patologia all'Università di Milano, dal titolo I guardiani della vita che spiega i segreti del nostro sistema immunitario che ci difende da virus e batteri. Un libro scritto in collaborazione con Monica Florianello i cui proventi saranno devoluti a Fondazione Humanitas per la Ricerca (ente non-profit che opera presso il Centro di Ricerca e Didattica universitaria dell'Istituto Clinico Humanitas Milano).
Professor Mantovani, che cosa c’è di vero in "Contagion"?
«Il film ha utilizzato consulenti competenti come Ian Lipkin, docente di epidemiologia e neuropatologia alla Columbia University di New York perché è un fantasy basato su solide basi scientifiche. Il passaggio di virus di cui si parla è modellato su un fatto accaduto realmente nel 1990 in Malesia con il virus Nipah che è migrato dai pipistrelli ai maiali e che ha creato centinaia di morti. Questo passaggio è avvenuto spesso. Si pensi a Ebola o ad altri casi famosi che hanno colpito anche l'Occidente come la Sars (influenza aviaria). Questo è successo, succede ancora e succederà perché siamo sempre più a contatto con altri continenti e aumentano le occasioni di unione fra essere umani. Siamo sotto una minaccia costante e questa non è fantasia».
Possiamo difenderci?
«Lo dice anche il titolo del mio libro ‘I guardiani della vita'. Ho scelto la chiave della metafora per rendere familiari concetti che a volte possono apparire ostici. ‘I guardiani della vita' non sono altro che le nostre difese immunitarie, che da sempre combattono una guerra invisibile contro virus, batteri e protozoi dell'ambiente. Una guerra in cui armi e strategie evolvono da entrambe le parti. Da un lato il nostro esercito con sentinelle, soldati e generali. Dall'altro i nemici che, come pirati, rapiscono alcune delle nostre molecole e se ne servono contro di noi oppure corrompono i nostri poliziotti naturali per far crescere il cancro. Tutto è regolato da precisi ordini e messaggeri: a volte i patogeni ne decriptano il codice e lo usano per invaderci, in altri casi sono gli stessi difensori che aggrediscono chi dovrebbero difendere. È il ‘lato oscuro' della nostra Forza (giusto per citare un altro famoso film), alla base delle malattie autoimmuni, l'aspetto più inquietante e ancora poco compreso del sistema immunitario».
E come si possono vincere queste battaglie?
«La nostra assicurazione come individui e come umanità è la ricerca immunologica. Le scoperte in ambito immunologico hanno avuto ed hanno un impatto profondo sulle conoscenze medico-scientifiche, causando radicali cambiamenti in diversi settori: hanno mutato il modo di eseguire esami diagnostici, le terapie contro varie forme di tumore e contro l'Aids, la nostra visione del genoma. E hanno cambiato, in fondo, la nostra stessa concezione delle malattie».
L. Z.