31/05/2012
Vi attraggono i fiori, con le loro corolle colorate e il profumo delicato? Allora provateli in cucina. Vi riserveranno gradite sorprese e daranno ai vostri piatti un tocco raffinato e romantico. Si tratta di un'usanza ben consolidata nei tempi antichi: i romani, per esempio, amavano aggiungere petali di rosa e violette alle pietanze, Carlo Magno gustava un vino aromatizzato ai garofanini e nel Rinascimento si confezionavano delicate confetture di fiori di rosmarino. Ma l'usanza non è del tutto dimenticata: lo dimostrano i fiori di zucca, che in estate sono gustati fritti o farciti, e inoltre aggiunti ai sughi per la pasta; quelli di acacia, che danno dolci e profumate frittelle; quelli del finocchietto selvatico, che aromatizzano gradevolmente tanti piatti.
Non è il caso di usare i fiori di serra, perché subiscono trattamenti chimici per restare a lungo freschi e belli. Potete imbracciare il cestello e andare a raccoglierli nei prati non contaminati, cogliere quelli dei vostri vasi (sempre che non li abbiate trattati), acquistarli dai produttori biologici che li coltivano per uso alimentare (sul web si trovano vari indirizzi). Naturalmente puntate solo sui fiori che conoscete bene e sono certamente commestibili.
In cucina i fiori si rivelano più versatili di quanto non si pensi. Sono buoni nelle insalate, con lo yogurt, i formaggi cremosi o il gelato, negli impasti per torte dolci e salate, infusi in vini, liquori, olio o aceto, mescolati con il cioccolato fuso. Potete aggiungere alle insalate petali di papavero, gelsomino (attenzione, nei giardini si trova spesso il falso gelsomino, che è velenoso), nasturzio (lievemente piccante) e malva. Garofanini, basilico e cipolla si sposano benissimo con il burro: basta ammorbidirlo, lavorarlo con i fiori e farlo indurire in frigo. I formaggi freschi cremosi sono ottimi mescolati con i fiori; se usate la ricotta potete ottenere delle palline molto decorative. Le frittate possono essere arricchite da fiori di malva o di calendula (di sapore intenso e speziato). L'impasto dei dolci e dei biscotti può essere profumato con piccole quantità di lavanda, che ha gusto intenso ma gradevole. Ottimi anche i fragranti fiori del sambuco, da distribuire sopra le torte prima di infornarle. In alternativa provateli nel risotto: basta sbollentarli nel brodo e tritarli grossolanamente, poi aggiungerli a metà cottura al riso. E non dimentichiamo rose e violette, da servire con gelato o yogurt.
Giuliana Lomazzi