Meglio il miglio!

12/07/2011

    Se lo lasciate agli uccelli non sapete che cosa vi perdete! Vale davvero la pena riscoprire il miglio: quest'ottimo cereale che fu un alimento base dell'uomo fin dall’età della pietra e cedette la sua supremazia soltanto davanti al mais. Purtroppo quest'ultimo non fu all'altezza della situazione, come dimostra l'epidemia di pellagra che colpì un po' tutta Europa nel '700; certo non era solo colpa sua, ma piuttosto del fatto che a differenza dei sudamericani noi non sapevamo come trattarlo per impedire la carenza di una vitamina e quindi il rischio di contrarre la malattia. Del resto il miglio cui eravamo abituati è un cereale molto più ricco di nutrienti e ben digeribile. Prendiamo per esempio i sali minerali: rispetto agli altri cereali, il dorato cereale contiene maggiori dosi di ferro, fosforo, magnesio, fluoro e silicio – quest’ultimo è indispensabile per unghie e denti resistenti, capelli lucidi e forti. Anche le vitamine sono ben rappresentate: spiccano la A, la B1, la B3 e la E. Buono il contenuto di proteine, tra l'altro abbastanza ben assimilabili. Continuando a frugare nel semino troviamo grassi, soprattutto insaturi. Nell'insieme, il nostro cereale sa davvero rendersi utile, soprattutto se consideriamo che è diuretico ed energizzante, utile per combattere lo stress, la depressione e la stanchezza, intellettuale in particolare. Come se non bastasse, il miglio è adatto ai celiaci in quanto privo di glutine.

    Ma introdurlo in cucina può essere una parola se non si sa da che parte cominciare! È bene sapere che il miglio è facile e rapido da cucinare. Prima di tutto, va messo in una casseruola e tostato a fuoco basso, senza grassi. Ogni tanto si scuote il recipiente finché il cereale non comincia a profumare. A questo punto va lasciato intiepidire e si aggiunge acqua tiepida nella proporzione di 1:2,5 (per es. 100 g di miglio, 250 g di acqua) e si porta a ebollizione con il coperchio. Al bollore si abbassa la fiamma e si cuoce per 20 minuti, senza bisogno di rimestare, finché il liquido non è tutto assorbito. Per una presentazione di effetto, il cereale cotto può essere messo in uno stampo umido (o in vari stampini) e sformato nel piatto, quindi decorato con la salsa scelta. Dimezzando le dosi indicate di acqua e il tempo di cottura, è possibile usare il miglio per farcire le verdure da cuocere in forno, oppure trasformarlo in uno squisito gratinato. Il cereale può essere anche aggiunto alle zuppe oppure servito sotto forma di dessert: basta cuocerlo come indicato, sostituendo però l'acqua con latte e aggiungendo un po' di miele, mandorle, uvetta, burro.

Giuliana Lomazzi
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