Festival della fotografia a Reggio Emilia

Si svolge dal 7 al 9 maggio. Le mostre sono aperte fino al 13 giugno. Soste golose in città.

04/05/2010
Nasik, India, fotografia di Sonia Panciroli
Nasik, India, fotografia di Sonia Panciroli

Incantarsi per vedere. Nel senso che, solo chi è ancora capace di meravigliarsi,
di stupirsi di fronte alle cose, riesce ancora a cogliere la realtà nelle sue infinite sfumature. È l’idea che ha dato forma a  Incanto, il Festival delle fotografia europea che si svolge a Reggio Emilia tra il 7 e il 9 maggio, mentre le numerosi esposizioni (fotografiche e non) che caratterizzano la manifestazione resteranno giuaperte fino
al 13
giugno. Una bella occasione per chi ama la fotografia e voglia trascorrere un fine settimana all’insegna del bel vedere, e allietato dai piaceri enogastronomici che la città emiliana sa notoriamente regalare.
 
Partiamo dal cuore dell’evento, le mostre fotografiche
. Spicca l’omaggio al grande fotografo dada e surrealista Man Ray (Filadelfia 1890 - Parigi 1976), realizzato a cura della Fondazione Marconi di Milano. La retrospettiva copre l’intero arco del percorso creativo dell’artista, dagli anni Venti agli anni Cinquanta, celebrando il suo sguardo visionario e ipnotico, in grado di trasfigurare tutto ciò su cui si posava, spaziando
 da una forma d’espressione all’altra, dalla pittura, alla creazione di oggetti alla regia d’avanguardia.
Per quanto rigurda invece le mostre personali, sono quattro gli autori selezionati
da Elio Grazioli per l’edizione 2010 di Fotografia Europea. In programma la prima mostra personale in Italia dell’eclettico Mark Borthwick, film-maker, musicista e fotografo inglese noto soprattutto nel settore della fotografia di moda ma artista a tutto campo; Ange Leccia, artista francese attivo fin dagli anni Ottanta negli ambiti della fotografia e del video; Alessandra Spranzi, tra le più brillanti autrici italiane che utilizza il mezzo fotografico per una ricerca incentrata sulle situazioni più quotidiane e comuni, ma dai risvolti surreali e perturbanti; e infine Richard Wentworth, tra i più significativi scultori del panorama inglese, impegnato dagli anni Settanta nella realizzazione di un work in progress fotografico sulle sculture di ogni giorno.
 
Numerose e interessanti le iniziative di contorno. Nelle giornate inaugurali,
cioè fra il 7 e il 9 maggio, ampio spazio è riservato ai dibattiti, con ospiti di fama
(Italo Rota, Stefano Boeri, Francesco Jodice…). Molte le sinergie con la danza, grazie alle performance lungo la ferrovia urbana della compagnia Aterballetto.
Il programma è ulteriormente arricchito da una serie di seminari e workshop sui temi della fotografia, del video e della grafica in collaborazione conInside e da tre giornate (dal 12 al 14 maggio) dedicate alla tutela e conservazione del patrimonio fotografico storico e contemporaneo, rivolte a operatori culturali e studenti universitari.
 Per informazioni e per il programma completo, consultare il sito www.fotografiaeuropea.it. 

 DOVE DORMIRE
4 stelle: Albergo delle Notarie, via Palazzolo, 5, telefono 0522/45.35.00.
L’Albergo delle Notarie è situato proprio nel cuore di Reggio Emilia, nella zona più antica e ricca di storia della città, a soli 50 metri da Piazza del Duomo (detta Piazza Grande). Prezzi delle camere, con colazione: singola a partire da 127 euro, colazione inclusa; doppia a partire da 165 euro.
3 stelle: Albergo Reggio, via Sa Giuseppe 7, tel. 0522/45.15.33.
In centro, a due passi dalla Sala del Tricolore e dal Duomo romanico, è un tre  stelle elegante, in centro storico.
Prezzi: camere singole, 75 euro, camere doppie 105 euro.
In occasione di Fotografia europea 2010, dal 7 maggio al 13 giugno, c’è uno sconto 10 per cento sul pernottamento.
Ostello della gioventù Ghiara, via Guasco, 6, telefono 0522/45.23.23 - 335.69.31.575.
Prezzi: pernottamento e prima colazione: o in tre o più persone, 15 euro; in stanze doppie,  18 euro; in camera singola. 20 euro.

DOVE MANGIARE
Ristorante-enoteca Il Pozzo,  viale Allegri, 7, telefono: 0522/45.13.00.
In pieno centro, a lato del teatro Ariosto. Cucina tipica Reggiana: tortelli verdi, pasta rasa, guanciale di bovino con polenta, gelato alla crema con aceto balsamico.
Ristorante la Spaghetteria, via Emilia Santo Stefano, 38, Telefono: 0522/43.48.48.
Nel centro storico, piccolo locale ricavato in un’antica stalla del ’500. Cucina che valorizza la pasta dura abbinata alla fantasia di condimenti non tradizionali, accompagnata
 da una bizzarra scelta di “tappabuchi” caldi e freddi. Piccola e saporita, la selezione di formaggi esteri.
Per informazioni tutte le turistiche: www.municipio.re.it/IAT/iatRE.nsf

Paolo Perazzolo e Rosanna Precchia
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