05/05/2012
Un omento di "Cammina cammina" dell'anno scorso, precursore di "Stella d'Italia"..
L'idea è che l'Italia sia un Paese dal potenziale infinito, ma, ahinoi, inespresso, se non represso. Che fare? Ci si può mettere in cammino, attraversando questa terra bella e disperata, per incontrare la gente, gli italiani, nei loro paesini, nelle loro città, piccole e grandi, denunciare i problemi locali e al tempo stesso portare a conoscenza della collettività le eccellenze, i vanti del luogo. E chissà che, passo dopo passo, incontro dopo incontro, l'Italia non rinasca.
Padre dell'idea è lo scrittore Antonio Moresco che, con l'associazione culturale "Il primo amore", ha concepito un progetto entusiasmante e un po' pazzerello: da maggio a luglio centinaia di persone partiranno da cinque luoghi diversi del Paese e, percorrendo itinerari che assumeranno la forma dei bracci di una stella, confluiranno a L'Aquila, città simbolo dei mali, ma anche della voglia di ricostruire dal basso la nostra società.
Ecco le parole con cui Moresco ha spiegato l'iniziativa "Stella d'Italia": «L’Italia ha bisogno di risorgere. Ha bisogno di tirare fuori dalla sua testa, dalla sua pancia e dal suo cuore le energie che pure conserva dentro di sé e che - come è successo altre volte in passato ‐ possono farla risorgere. C’è bisogno di gesti, individuali e collettivi, che diano una spinta verso questa rigenerazione... C’è bisogno di un incontro non solo mentale e ideale ma anche fisico, che renda visibile e che faccia vivere l’immagine e la possibilità di un’unione dinamica riconquistata, dopo anni di intossicazione, di avvilimento e di mancanza di prospettive, di lacerazioni e di divisioni, territoriali e sociali, in cui c’è stato chi ha creduto di prosperare agitando e acuendo proprio queste divisioni e queste lacerazioni, fino a portarci nel vicolo cieco in cui ci troviamo e da cui è questione di vita o di morte uscire per poter finalmente imboccare altre strade».
Zaino in spalla, mente aperta e cuore vigile, dopo l'anticipazione a
Milano del 6 maggio, la partenza è fissata l'11 maggio da Messina;
quindi il giorno successivo da Reggio Calabria, il 25 da Venezia, il 27
da Genova, il 2 giugno da Santa Maria di Leuca e il 30 da Roma. La meta finale è L'Aquila, la città che da un lato denuncia visibilmente sulla propria carne le ferite di un Paese che non riesce a tradurre in azione la sua enorme energia, dall'altro è la più bella espressione di un tessuto umano e sociale che vuole ricostruire, si rimbocca le maniche, valorizza le risorse.
Dovunque arriveranno, i camminatori si metteranno in ascolto, metteranno in comune idee e visioni, raccoglieranno i disagi e conosceranno i talenti del luogo. Per questo sono state coinvolte il più possibile le associazioni e le istituzioni locali e sono state organizzate tante iniziative, nel rispetto della specificità di ogni situazione. L'evento culminate è "I fuochi dell'Aquila", dal 5 all'8 luglio: un grande incontro nazionale e internazionale con esperti di varie dioscipline che metterà al centro l'esperienza del terremoto, per trasformare la gente «da terremotati a terremotanti».
Dopo l'esperienza dello scorso anno "Cammina cammina", per celebrare l'Unità d'Italia nel 150° anniversario, "Stella 'Italia è una grande manifestazione di volontariato. Chiunque può iscriversi, prendere parte agli eventi previsti durante le tappe, tenersi informato sul sito http://camminacammina.wordpress.com o www.ilprimoamore.com.
Paolo Perazzolo