22/03/2012
Il nuovo Teatro Ristori a Verona.
C'è da far festa ogni volta che uno spazio comune viene riaperto al pubblico, perché significa che il tasso di democrazia si alza, la comunicazione e il dialogo sono ancora vivi, la voglia di uscire di casa per incontrasri, parlarsi e imparare qualcosa di nuovo su di noi e sulla vita non sono ancora spenti... Per questo, salutiamo con gioia la riapertura dell'ottocentesco Teatro Ristori nel cuore di Verona, dopo un trent'ennio in cui lo storico palcoscenico era rimasto muto. A far da colonna sonora all'evento, la rassegna "Di teatro e cinema della memoria", dal 24 marzo al 23 aprile. Prima di illustrarne il programma, vale la pena spendere due parole sulla casa che ospiterà gli spettacoli.
Il veronese Teatro Ristori fu così nominato nel 1856 in onore di Adelaide Ristori, grande attrice dell'Ottocento. Originariamente semplice anfiteatro all'aperto per spettacoli equestri, diventò nel tempo uno spazio centrale della vita culturale e sociale di Verona. In un secolo e mezzo di attività, ha presentato opere di tutti i generi, ospitando sul proprio palcoscenico artisti come Totò, Macario, Walter Chari, Dario Fo, Wanda Osiris, Carlo Dapporto, Renato Rascel, Ugo Tognazzi, fino a Roberto Benigni. Vi hanno cantato Paolo Conte, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Vasco Rossi...
Giuseppe Battiston in scena.
Chiuso nel 1983 perché non rispondeva alla normativa, è stato acquistato nel 2001 dalla Fondazione Cariverona, allo scopo di restituirlo alla comunità. Sogno che si è avverato nel gennaio di quest'anno, grazie anche al sostegno della Fondazione Masi e altre istituzioni e sponsor che rinnovano la grande tradizione del mecenatismo. La Soprintendenza dei Beni architettonici di Verona lo ha posto sotto la proprio tutela come esempio di architettura teatrale di impianto ottocentesco.
Venendo alla rassegna che celebra questa "risurrezione", organizzata da Le Falìe di Velo veronese e Film festival della Lessinia, si articola in sei appuntamenti che spaziano fra il teatro e il cinema, sotto il tema della memoria. Il 24 marzo va in scena Gli esulanti dell'8 settembre, racconto delle vicende accadute a Velo tra l'8 settembre del 1943 e il 25 aprile del 1945. Il 26 si ricorderà Luigi Meneghello con il film Ritratti di Carlo Mazzacurati. Giuseppe Battiston con Gianmaria Testa il 2 aprile saliranno sulpalcoscenico con 18 mila giorni. Il pitone di Andrea Bajani. Il 13 aprile sarà la volta dello spettacolo Nati in casa di Massimo Somaglino. Serata di cinema, il 16 aprile, con la proiezione del film Io sono lì, ospite d'onore Andrea Segre. Infine, la rassegna chiuderà il 23 aprile con le letture di Bepi De Marzi e Alessandro Anderloni, accompagnati dai cori dei Crodaioli e La Falìa.
Info: www.teatrorisotori.org, www.lefalie.it
Paolo Perazzolo