14/01/2011
Un'immagine spettacolare di stalattiti e stalagmiti all'interno delle Grotte di Frasassi.
Nel sottosuolo, al riparo dalle luce del sole, si nasconde un viaggio naturalistico spettacolare e affascinante, un percorso fatto di rocce e concrezioni, cunicoli e passaggi labirintici, laghetti cristallizzati, scenografie insolite create dall'incontro di stalattiti e stalagmiti che, formandosi e modellandosi nel corso dei secoli attraverso il lento e costante gocciolare dell'acqua, hanno dato vita a figure e disegni particolari e ricche di suggestioni, o addirittura a vere e proprie colonne con diverse sfumature di colore. In questo ambiente sotterraneo, domina il silenzio. Lì sotto, ogni senso della proporzione, ogni parametro e riferimento fisico-geografico, tutte le distanze e le grandezze si dissolvono e si annullano.
Siamo nelle Grotte di Frasassi, nel Comune di Genga, in provincia di Ancona, all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Scoperte in seguito a diverse spedizioni speleologiche locali (la prima nel 1948) queste grotte carsiche sono state aperte al pubblico nel 1974. Attraverso un percorso di circa 70 minuti (guidato da esperti) per 1 chilometro e mezzo, si ammirano ambienti diversi, dalla Sala delle candeline (formata da una miriade di piccole stalagmiti simili a candele) alla Sala 200 (un corridoio lungo 200 metri). All'interno delle grotte la temperatura è di 14 gradi, l'umidità intorno al 100 per cento. La più grande meraviglia della visita è la Grotta Grande del Vento, scoperta nel 1971: questa sala gigantesca (tanto che gli speleologici battezzarono tutto lo spazio scoperto Abisso Ancona), dove lo sguardo si perde, potrebbe contenere il Duomo di Milano. Fino ad oggi la Grotta Grande del Vento, alla quale si accede attraverso un tunnel artificiale, è stata visitata da otto milioni di turisti, con una media di 850 visite al giorno.
Accanto al tradizionale percorso turistico, per i più audaci, per gli amanti della speleologia e i novelli "Indiana Jones", c'è il percorso avventura: si parte dalla Sala dell'Infinito, l'ultima del tour turistico, e ci si inoltra attraverso un itinerario di cunicoli e strettoie, alla scoperta di altre sale e di altri mondi, come la Sala Finlandia e la Sala del Bivacco. I percorsi avventura sono due: uno della durata di due ore, l'altro di tre ore, con diversi gradi di difficoltà e impegno. Richiedono l'uso di attrezzature specifiche e una certa preparazione ad arrampicate, scivoli e passaggi fangosi e poco agevoli.
Oggi, le Grotte marchigiane si aprono sempre di più al mondo dei giovani (a partire dai più piccoli) e della scuola e al turismo di carattere naturalistico-didattico. Secondo il rapporto Ecotur, elaborato da Istat, Enit, l'Università dell'Aquila e la Regione Abruzzo, tra i vari settori del turismo, quello ambientale è uno dei pochi in crescita. Così, grazie alla collaborazione tra il Consorzio Frasassi e Legambiente Scuola e Formazione, è stato inagurato il progetto "Frasassi Capitale del turismo scolastico di qualità", che prevede la realizzazione di pacchetti specialistici pensati per il turismo scolastico-educativo per le scuole materne e primarie, percorsi naturalistico-culturali e laboratori didattico-scientifici sull'acqua e le attività umane ad essa legate. Ogni anno, inoltre, verrà promosso un Festival di educazione ambientale e naturalistica.
Per tutti gli alunni delle scuole primaria, secondaria di primo e di secondo grado Consorzio Frasassi e Legambiente hanno bandito un concorso dal tema "Ambienti e futuro". Si può partecipare con elaborati scritti, disegni, fumetti, video, fotografie e strumenti multimediali vari, scegliendo di sviluppare uno dei tre filoni tematici proposti. La scadenza per l'adesione è il 28 febbraio. Tutte le informazioni (sul concorso ma anche più in generale sulla visita alle Grotte) si trovano sul sito: www.frasassi.com.
Giulia Cerqueti