Angelo e Rita Pezzolati hanno trascorso 6 mesi, dal 17 aprile al 18 ottobre 2012, in Camerun per fare volontariato presso il centro Bethleem che sorge a Mouda, a 33 chilometri da Maroua, capoluogo della provincia del l’estremo nord del Camerun.
Nel centro di accoglienza e riabilitazione, che opera a favore di persone con disabilità fisica e psichica e accoglie con modalità residenziali anche bambini orfani, persone disabii e vedove, operano alcuni Silenziosi Operai della Croce tra i quali sorella Rosa Manganiello che per alcuni anni ha lavorato al centro di Meldola. «Siamo partiti - racconta Rita - proprio per il legame con sorella Rosa e abbiamo collaborato per i bisogni più urgenti, fra cui il confezionamento di zanzariere per i lettini dei bimbi, lenzuolini, tende e altre attività. Angelo ha pulito, lucidato, pitturato panchetti, sedie, mobili e arredi vari in particolare per la nuova mensa e la nuova scuola materna inaugurata a settembre». Nel villaggio, che si estende su circa 8-10 ettari di terreno, c’è anche una fattoria con mucche, capre, pecore, maiali e asini.
Negli appezzamenti di terreno «sono stati seminati - raccontano i due coniugi - mais, miglio, fagioli e soia, prodotti fondamentali per l’alimentazione tradizionale di queste persone. Poi si aspetta la pioggia con il rischio che la siccità non faccia nascere o bruci le piantine. Ma sarebbero tante le cose che potremmo raccontare di questa esperienza che è stata per noi molto positiva». «Almeno una volta nella vita le persone dovrebbero fare questa esperienza - continua Angelo - comprenderebbero di più quello che sta succedendo nel mondo e particolarmente quello che riguarda l’emigrazione da parte di questi popoli. Ma capisco anche che l’Africa deve essere aiutata dagli africani e il nostro supporto deve essere programmato con progetti mirati. Per questo motivo pensiamo ad un nostro ritorno in quella meravigliosa terra nel prossimo anno, salute permettendo».
Pubbl. sul giornale locale Il Ponte