19 aprile 2013
Rintocchi silenziosi,
assenza di ogni suono,
candele tremolanti,
silenzi...
Una città promessa che sta lentamente
risorgendo tornerà a volare in un
cielo terso, montanaro, in un mese
d'infinita bellezza, là dove il
dolore galleggia, tra la nostalgia
dei flussi di ricordi, racconti di
una terra dagli scorci intatti,
dai tessuti pulsanti di vite
vissute, combattute, coraggiose, sfidate.
Miraggi non remoti, ma
impegni imminenti di giri di
boa, che riabilitano il lungo
tempo amaro e smarrito.
Un inquisitore sublime e terribile dagli
occhi infossati e volto scarno;
valanga amorfa di un rogo incenerito.
Dolori innocenti, intollerabili...
Nodi stanchi, tristi,
abissali, angoscianti.
Aniche turbate, rammaricate
che voltano pagina e
crollano nel buio del mare.
Fame, morte, abbandono
costellano tante vite, senza
dialogo, senza risposte.
Giorni umili,
disarmati, infiniti,
ma vivi, in attesa
di un progetto buono
che si rinnova.
Tina Giordano, Cerignola (Fg)