01 marzo 2012
Cara Famiglia Cristiana, vi chiedo di pubblicare una poesia scritta da un collega a integrazione della notizia da voi pubblicata nel n. 45 di Famiglia Cristiana del 9 novembre 2011 a pag. 154: "Ai cari compagni" di Petralia Sottana.
Con stima e riconoscenza.
Francesco Paternò
e-mail cicciopaterno@hotmail.it
AI CARI COMPAGNI
I compagni di scuola amicizia intrecciano,
subito amici diventano
e, nell'essere uniti, si trovano.
Anche a livello di pensiero s'incontrano
e di desiderio, a vicenda, si richiamano.
L'amicizia, si dice, è una virtù
quando l'uomo e la donna si fa Io nel Tu.
La vita, cari compagni, va vissuta
e anche raccontata ed infine, va anche consegnata,
come per alcuni nostri compagni
per sempre lasciata.
Molte strade da noi sono state tracciate
verso mete tanto agognate.
Come una rosa dei venti
erano i nostri movimenti,
in equilibrio e quasi tutti corretti
sono stati i comportamenti.
Come fratelli e sorelle eravamo
e con grande tenacia e fervore studiavamo
e grande desiderio avvertivamo
nel continuare ad imparare
per arricchire e coltivare
la nostra vigna intellettuale;
di certo, anche con la costante operosità:
fervida e feconda
dei nostri bravi e severi insegnanti.
L'abilitazione magistrale da noi conseguita e meritata,
non priva certo di difficoltà, è stata frutto d'impegno e volontà.
Anche nella nostra voce i toni si ricordano:
- chiassosi durante l'assenza dei docenti,
- modulati e silenziosi quando eravamo interrogati,
ma sempre profusi di umanità.
Dalla nostra diligenza ed operosità,
sono scaturiti molteplici ruoli di attività.
Infatti, nella vita piena di misteri
noi abbiamo coinvolto tanti ministeri:
- Pubblica Istruzione: con capi d'istituto e numerosi
e bravi insegnanti;
- Ministero dell'Interno: con capiufficio, impiegati
e funzionari preparati;
- Lavori pubblici: con tecnici e ingegnere;
- Cultura e spettacolo: con scrittori, poeti, giornalisti e musicisti;
- Sanità: con medico e paramedico;
- Difesa: con un militante di cavalleria
che, dopo un corso ministeriale,
raggiunge il grado di Generale;
- Agricoltura: con hobbisti di vita e di lavoro agreste
desiderosi di vita all'aperto
e godere la volta celeste.
Oggi, amici miei, vi esorto ad esprimere insieme
un grazie a Colui che ci dona tempo, speranza e lume
che ci permette di condividere ricordi del passato e del presente
e con forma piena ed esauriente.
E come ho detto in altra circostanza:
«Con pazienza e forza sopportiamo i nostri affanni»
e senza aspettare ancora altri anni e malanni,
cordiali e gioiosi auguri porgo a voi tutti
cari compagni...
Gandolfo Vena