15 marzo 2012
DALLA CAVERNA
1
Il fatto più divino
è la Notizia interamente buona,
di assoluta bellezza.
È lo splendore
dell’Annuncio evangelico
che ci è nato un Bambino.
Di fede lo vediamo
che la Terra congiunge con il Cielo,
speranza della Storia che non andrà delusa.
...
4
Il Cosmo è capovolto,
perché la sua celeste immensità
si spazia al sottoterra,
si cela in una grotta.
Esplosivo di un Dio,
Santo di un sovversivo,
rivoluziona il tempo:
avanti e dopo Cristo. Altro che Era volgare.
Da allora il Grande va
disordine del mondo
contro il mistero dell’iniquità
che c’imprigiona invano.
...
7
Così le fiabe esatte
a raccontare
che il male gira
in cerca soprattutto dell’infanzia.
E imperi raffinati a moloc gettano
bambini di fornace.
E quel re di un Erode
a far la guerra contro gli innocenti.
Più soffici i moderni
in silenzi abortiti.
eugenetici al crio
sperimentosi.
8
Eppure un Figlio dell’Uomo
più piccolo che è, più si dimostra
il sacramento della libertà
che è ogni persona.
Ecco che sfonda ciò che lo precede.
Ci avviene in assoluta
novità e via procede
Irripetibile.
Altra vita non c’è per cui una civiltà,
rigenerata, possa progredire.
Non altro che becchino l’Occidente
controlla le sue nascite.
9
Ma Tu, per noi cristiani, continui a nascere,
anche se come Uomo delle caverne,
e pare che ti scaldi solo il fiato
dell’asino e del bue.
E proprio la tua grotta.
così ignorata,
sta: il posto più avanzato
nel terreno nemico.
Di qui Tu, Re tornato in incognito,
notte e giorno ci invii,
quotidiani a minare
le apparenze del mondo del Maligno.
Natale con G.K.C.
Noi adulti notturni, a infantilire.
Giovanni Costantini