Cara Famiglia Cristiana, sono una vostra lettrice da quasi cinquant'anni. Fui anche vostra collaboratrice perché recapitavo il vostro settimanale nel mio rione. Fra i miei ricordi ho trovato questa poesia che risale all'inizio del 1900. Mi era stata affidata dalla signorina Vittoria Restelli, maestra rurale prima a Bisentrate (frazione di Pozzuolo Martesana) e poi titolare per 40 anni dell'ufficio postale di Pozzuolo Martesana da lei stessa istituito nel lontano 1910. E' una poesia dai colori tenui e dal profumo di altri tempi. Vale la pena rileggerla con gli amici di Famiglia Cristiana?
Annunciata Galbiati
LA FANCIULLA ITALIANA
Son cresciuta fra le rose
d'una terra al ciel diletta
e nel seno Dio mi pose
il profumo dell'amor.
Brilla il sole più lucente
sopra il caro nido mio,
e il suo raggio più fervente
mi fa il battito del cor.
L'incantevole purezza
di quest'aere soave
mi ricolma d'un'ebbrezza
che non so, non so spiegar.
La vulcanica scintilla
che commuove la mia terra
fa la bruna mia pupilla
più vivace balenar.
Tutto è riso ed armonia
sulla terra ov'io son nata
e fra tanta melodia
la mia voce si temprò.
Or che val dirti chi sono
dove nacqui hai ben compreso
che Dio fece a me gran dono
Italiana mi creò.