Inviato da: Redazione CaraFamiglia
08 ottobre 2012
La sera scende sulla campagna infuocata.
Dal campanile partono i rintocchi dell’Ave Maria.
La gente si ritira in casa per poi tornare al bar della piazzetta,
dove i bimbi scorrazzano fuori da ogni pericolo.
Clementina dalla finestra della casa di riposo chiama sua figlia
che abita in città.
Passano due Rom, una ha una bimba attaccata al seno.
Qualcuno urla: «Andate via di qui, siete solo capaci a rubare!».
Ma Sonia, una ragazza moldava, si avvicina alle due zingarelle
e accarezza la bimba che sta succhiando il latte.
Vado a sedermi sui gradini della chiesa,
in attesa che si aprano le porte.
E sogno: tra poco ci stringeremo le mani. Ma domani avremo
il coraggio di aprire un dialogo con le due zingarelle per parlare
con loro di onestà, rispetto, fraternità e magari invitarle a sorseggiare
un caffè con noi.
Domani, celebrata l’Eucarestia, ci impegneremo ad andare a trovare Clementina per dirle: «Tua figlia verrà presto. Ma ora ci sono io che ti porto una carezza, un sorriso e una piccola torta fatta in casa».
Don Sebastiano Giachino - Torino