"Cristo è risorto"
1
Risorto, senza te in cui trascendersi
uomini molti tentano di esistere
in un moto perpetuo sadduceo.
O come Erode in cerca del piacere
senza finalità. Nell’entropia
non li potrà raggiungere la Calda Pace Tua.
Liberi a vuoto e falsamente allegri
gli scribi dello zero, disperando, sprofetano
il nulla. Tu Parola della Pasqua.
2
Eppure anche cristiani che non credono
in Te Risorto. Avremmo perduto
il tempo nostro... no! Tu il Giorno Terzo.
E saremmo rimasti senza spazi.
Se non che ci dimostri
come il sepolcro più non ti conterrà.
Anche sopra la morte sorridiamo
perché Tu non sei là e noi non siamo stati
dalla nemica ultima giocati.
3
Allora, perché, a tratti, mi succede
che ti chiamo e ti chiamo, come un muro,
Risorto, e ti nascondi? Energia
che prediligi, senza moti, raggiungermi.
O, proprio quando tutto sembra perduto,
di Te pieno mi trovo finalmente.
Qualunque attesa mia
superi e ti respiro nel Cenacolo.
Ma soltanto nei cerchio della fede
mi appari e sperimento
le tue Piaghe di Gloria
che m'irragiano: Nero.
4
Sei tu, il Gesù di Nazareth,
che nel tuo corpo vivi geometrico,
a verdeggiare l’attuale terra.
E per qualunque strada tu c’inquieti
e ti posso incontrare ondulatorio
fra qualche istante sulla prima curva.
È questa la notizia che si scambia
di bocca in bocca, Tizzo Della Pasqua,
e magnetico Tu ci polarizzi:
5
“Cristo è Risorto!”,
per quanto tu ci lasci nel disagio,
perché la terra non è il Cielo. Là si tripudia.
Che importa? Tu mi dai la fedeltà
e lo sperare conforta i passi miei
di fonte in fonte, Amore Inesauribile.
È questa gratuità
che irresistibilmente
testi di te, il Vivente, ci fa.
Molti uomini tentano di fare a meno del Risorto e falliscono (1). Anche alcuni cristiani non credono nel Risorto (2) e il poeta stesso a volte è provato, ma perché la sua fede cresca (3). Ora il Risorto è qui e lo si può incontrare (4), anche se questa terra ancora non è il Cielo (5).
Insieme nella Pasqua 2011
Sac. Giovanni Costantini