26/02/2012
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Ci siamo appena lasciati alle spalle l’ondata di freddo siberiana ma l’inverno è ancora in corso e qualche consiglio in più su come riscaldarci fa sempre comodo. E’ quanto hanno pensato gli esperti del Servizio prevenzione e protezione (Spp) del Cnr di Roma riguardo al riscaldamento degli ambienti domestici. Alcuni errori entrati ormai nella prassi comune aumentano, infatti, la possibilità di ammalarsi e rimane centrale un uso adeguato di termosifoni o impianti di aria condizionata negli ambienti chiusi.
«Le basse temperature delle case di qualche decennio fa erano senz'altro deleterie, in quanto provocavano geloni, patologie acute delle vie respiratorie e spesso peggioravano quelle croniche come asma ed enfisema, oltre alle malattie del sistema cardiovascolare», spiega Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione. «Il problema è che però oggi si tende a surriscaldare gli ambienti per sfuggire al freddo e questo provoca più danni che vantaggi». Sono, infatti, da considerare a rischio freddo solo i malati cronici, gli anziani e i bambini, che necessitano di una temperatura interna più calda dei 18-19°C consigliati alla popolazione di adulti, sani e lavoratori. «Un aumento eccessivo del calore - prosegue Volpe - può favorire nel tempo un incremento del peso corporeo: maggiore è la temperatura e meno l'organismo è indotto a bruciare energia per riscaldarsi. Senza dimenticare, poi, che rinunciare alla salutare passeggiata post-prandiale, per via del clima freddo, comporta un'ulteriore diminuzione del consumo calorico». In poche parole, quando è freddo è più facile ingrassare ma non c’è solo questo. Importante è anche umidificare le fonti di calore, sia in casa sia al lavoro, per contrastare la secchezza delle mucose delle vie respiratorie e l'insorgenza di mal di gola.
«Le stesse categorie a rischio freddo - aggiunge il ricercatore dell'Spp-Cnr - sono anche quelle più esposte alle patologie da caldo eccessivo. Anche in questo caso, non è giustificato l'abuso di aria condizionata sempre più diffuso in negozi, camere di hotel e uffici, ma anche nelle abitazioni private, dove la temperatura programmata risulta ben al di sotto dei consigliati 4-6°C di differenza con la temperatura esterna». Importante è, dunque, contrastare gli sbalzi di temperatura sia in inverno che in estate per allontanare le infezioni, senza dimenticare che un uso razionale degli impianti di riscaldamento, di qualunque tipo essi siano, dà una mano al risparmio energetico e all’economia famigliare.
Alessandra Turchetti