30/03/2012
Una culla per il trattamento di bambini nati prematuri presso la clinica Mangiagalli di Milano
Un grosso avanzamento all'Istituto Gaslini di Genova per il trattamento dell'emorragia cerebrale nei bambini prematuri, quei neonati che, secondo la definizione dell’OMS, vengono al mondo prima della 37^ settimana d’età gestazionale. Presso il Centro internazionale Studi e Formazione (Cisef) dell'Istituto Gaslini, è stata, infatti, presentata la scorsa settimana la nuova tecnica mentre era in corso un importante Congresso internazionale sulla diagnosi e cure per i bambini nati prematuramente. La ricerca sta offrendo sempre più soluzioni d’avanguardia alle problematiche che possono comparire in questi neonati: è da tenere presente che la sopravvivenza dei nati pretermine di peso inferiore ai 1000 grammi è oggi intorno al 50%, dato che ha rivoluzionato totalmente lo status della medicina perinatale rispetto al precedente decennio. Purtroppo, in parallelo all’aumento della sopravvivenza, si registra anche un aumento dell’emorragia intraventricolare nel 40% delle nascite premature, e questo rappresenta una vera e propria emergenza epidemiologica.
«Gli effetti di questa lesione possono essere pesantissimi: nella fase acuta si può anche perdere sostanza cerebrale (infarto venoso), in altri casi si può formare l'idrocefalo post-emorragico», ha spiegato Luca Ramenghi, direttore dell’Unità di patologia neonatale del Gaslini, centro di eccellenza europeo. Durante il Congresso, è stata dunque resa nota questa procedura innovativa per la rimozione dell’idrocefalo nei prematuri realizzata dall’equipe di Neurochirurgia del Gaslini diretta dal professore Armando Cama. La metodica è già stata utilizzata con successo su 87 pazienti ed ha comportato alcuni anni di progressivi miglioramenti. Si basa su un sistema miniaturizzato composto da una vite di 15 millimetri detta “newborn skull ministre”, che viene applicata al cranio in maniera transitoria ma per lunghi periodi. «Grazie a questo sistema si riesce a ripulire gradualmente il liquido cerebrale emorragico normalizzando contemporaneamente la pressione endocranica - ha spiegato Cama - proteggendo così il cervello da ulteriori rischi». Al Gaslini i neonati pretermine con un peso inferiore ai 1500 grammi sono circa 150 ogni anno, mentre in Italia, nel complesso, 50mila all’anno, con una crescita nell’ultimo decennio del 20%, aumento registrato anche nel resto dei Paesi occidentali.
Alessandra Turchetti