19/11/2011
Facili essere stanche: con i ritmi di vita stressanti che non consentono pause le donne italiane incombono spesso in questa sensazione di sovraffaticamento e mancanza di energie. Una riflessione voluta dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) rivela che questo stile di vita comporta una tendenza spiccata a sviluppare carenze nutrizionali legate soprattutto ad un’alimentazione poco equilibrata.
«L’alimentazione gioca un ruolo determinante nell’impostazione di uno stile di vita corretto che, a sua volta, contribuisce in modo rilevante a ridurre i fattori di rischio e al raggiungimento e mantenimento di uno stato di benessere. Ma oggi non è sempre possibile», ha affermato Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio O.N.Da, durante l'incontro ‘Corretti stili di vita e benessere della donna” svoltosi lo scorso 5 ottobre a Milano. E il risultato è che l'organismo risulta più esposto a malattie come anemia e osteoporosi, che andrebbero contrastate, invece, fin dalla giovane età. Ma anche alterazioni della pelle come la perdita di tono e di elasticità cutanea, l’indebolimento dei capelli e l’alterazione delle unghie. Come evitarlo? «E’ utile valutare un’integrazione in alcuni casi», ha spiegato Mariuccia Bucci, responsabile del dipartimento NutriDermatologia ISPLAD (Società Italiana e Internazionale di Dermatologia Plastica-Estetica ed Oncologica). «Si parla di nutricosmeceutici, cosmetoalimenti, nutricosmetici per indicare prodotti che appartengono al gruppo degli integratori e che avrebbero la funzione di proteggere la pelle e renderla più sana e bella. Una dieta equilibrata sarebbe già da sola in grado di fornire tutti quei nutrienti che servono per garantire lo stato di benessere ma non è sempre possibile seguirla. Ecco quindi che diventa indispensabile integrare ciò che ci viene a mancare».
Anche il periodo della menopausa è estremamente delicato per la donna. «Negli ultimi anni la percentuale di donne che fa ricorso alla terapia ormonale sostitutiva in menopausa - ha spiegato Vincenzo De Leo, Dipartimento Ostetricia e Ginecologia Policlinico Le Scotte di Siena - si è notevolmente ridotta a vantaggio di soluzioni più naturali, non farmacologiche, e stili di vita più sani. Oggi giocano un ruolo sempre più significativo gli integratori alimentari principalmente a base di fitoestrogeni derivati dalla soia, a cui sono associate vitamine e altre sostanze vegetali, composti che hanno dimostrato di migliorare la sintomatologia e di contrastare l’osteoporosi, alleviandone alcuni disturbi».
«Negli ultimi decenni il concetto ‘l’uomo è ciò che mangia’ ha trovato una controprova scientifica e la scienza della nutrizione ha dato risposte e alternative, diverse per età e sesso, alla crescente domanda di salute ed equilibrio psico-fisico da parte dei consumatori», ha aggiunto durante l’incontro Veronica Valli, tecnologo alimentare dell’Università di Bologna. «All’interno, dunque, del gruppo dei normali consumatori, esistono alcune categorie che vanno considerate più ‘a rischio’ di carenze nutritive, non necessariamente a causa di malattie o di cattive abitudini, ma semplicemente per particolari situazioni legate alla loro età o a peculiari condizioni fisiologiche, come l’età evolutiva, gravidanza, allattamento, età geriatrica, particolare impegno fisico».
Se dunque ci sono periodi nella vita della donna in cui l’alimentazione gioca davvero un ruolo significativo, è indispensabile la collaborazione fra comunità scientifica, industria e mass media per migliorare le conoscenze in tema di nutrizione, per poi diffonderle in modo chiaro e corretto.
Alessandra Turchetti