31/10/2012
Sono soltanto sette le regioni italiane che superano l’esame delle politiche a favore delle famiglie. Il Forum delle Associazioni familiari, infatti, dopo aver analizzato 1.075 provvedimenti regionali in materia attribuisce il bollino verde a tre regioni di centro-destra (Piemonte, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia), a tre di centro-sinistra (Emilia-Romagna, Marche, Trentino) e a una governata da coalizioni locali (Valle d'Aosta).
Decisamente bocciate invece Sicilia, Molise, Campania, Calabria, mentre un bollino giallo spetta alle rimanenti: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. «Alcune misure del disegno di legge di stabilità hanno un impatto diretto sui redditi e sulla condizione delle famiglie e potrebbero essere riviste in modo da poterne migliorare l'impatto, per ottenere un miglioramento in termini di equità famigliare, protezione della povertà, sostegno ai compiti di cura delle famiglie, sostegno alla ripresa attraverso la possibilità di avere maggiori consumi da parte delle famiglie», ammonisce il Forum. Che, per le amministrative del 2010, aveva predisposto un manifesto sottoscritto da oltre 400 candidati, molti di questi eletti, compresi otto presidenti regionali: Caldoro (Campania), Cota (Piemonte), De Filippo (Basilicata), Formigoni (Lombardia), Polverini Lazio), Rossi (Toscana), Scopelliti (Calabria) e Spacca (Marche).
A un anno e mezzo dalle elezioni”, ha sottolineato Francesco Belletti, presidente del Forum, «molte delle nostre proposte non sono state prese in considerazione dai sottoscrittori del Manifesto». La Regione che è stata più produttiva in materia di legislazione pro famiglia è stata il Piemonte con 111 atti, quella meno produttiva la Campania, con solo 6 atti.
Annachiara Valle