20/10/2011
20 ottobre 2011: Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, celebrata in moltissimi paesi tra cui l’Italia con incontri e convegni e possibilità presso vari ospedali di ricevere esami e consulenze mediche gratuite. Non si può abbassare la guardia: questa malattia cronica è in costante crescita per l’aumento degli anziani nella popolazione che risultano i più colpiti. E’ caratterizzata dalla progressiva diminuzione della massa scheletrica e dal deterioramento della struttura ossea e per l'80% interessa l'universo femminile a causa della carenza di estrogeni che si manifesta durante la menopausa e che accellera il processo di rarefazione ossea. In Italia è affetto da osteoporosi il 13% delle donne fra i 50 e 59 anni e il 41% tra i 70 e 79 anni.
Un'indagine dell'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.D.A.) parla ogni anno di 90 mila fratture tra le over 60, con forti ripercussioni sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. E, generalmente, a seguito della rottura, il recupero dell’autonomia non è mai completo e dunque provoca enormi disagi fisici e psichici, fra cui la depressione. Ci troviamo di fronte ad un ambito in cui la prevenzione riveste un ruolo fondamentale: seguendo un appropriato stile di vita con al centro una sana alimentazione ed una regolare attività fisica, si riesce a combattere la malattia in modo efficace.
L’apporto di calcio rimane l’elemento centrale di una buona prevenzione: quello presente nel latte e nei suoi derivati è migliore per l’assorbimento legato al rapporto ottimale tra calcio e fosforo che presenta, insieme alla vitamina D che ne facilita l’assimilazione. Anche se la ricerca scientifica ha svelato i meccanismi della fisiologia dell’apparato scheletrico portando ad una migliore diagnosi e somministrazione di protocolli terapeutici, l’arma numero uno rimane la prevenzione. Quando infatti avviene l’evento di rottura, una donna su due non sa nemmeno di avere l'osteoporosi perché non si è mai sottoposta ad una visita specialistica. Fra le donne, invece, consapevoli di avere questo problema, un terzo non segue alcuna cura.
Il messaggio, dunque, da lanciare è quello che l’International Osteoporosis Foundation (Iof) sta diffondendo durante questa celebrazione: "Ama le tue ossa: tre passi per uno scheletro infrangibile". Le principali regole da seguire per ridurre il rischio di osteoporosi sono essenzialmente due:
- Corretta alimentazione: il calcio è il principale costituente delle nostre ossa, perciò è necessario assumerne una quantità adeguata in tutte le fasi della vita. I livelli raccomandati di assunzione aumentano da 600 mg al giorno nei neonati ai 1200 mg negli adolescenti. Tali livelli diminuiscono poi con l’età: negli uomini e nelle donne prima della menopausa sono di 800 mg al giorno, poi tornano a crescere negli uomini dopo i 60 anni (1000 mg) e, soprattutto, nelle donne in menopausa per le quali sono necessari 1200-1500 mg di calcio al giorno. Oltre al latte, particolarmente utile se arricchito con calcio e vitamina D, ed ai suoi derivati, alimenti ricchi di calcio sono i legumi, gli ortaggi a foglia ed alcune tipologie di pesce (sardine, acciughe).
- Attività fisica regolare: importante quanto l’alimentazione, vale in particolar modo durante la pubertà, periodo di massimo accrescimento osseo. Occorre, infine, adottare una stile di vita sano, evitando alcool, fumo e droghe, ed eseguire esami specifici come la densitometria ossea che permette di valutare la massa ossea e conoscere la cosiddetta "soglia di frattura".
Alessandra Turchetti
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