Ecco l'incubatrice sonora

Al Sant'Anna di Torino per i bambini nati prematuri è stata sperimentata un'incubatrice che riproduce gli stessi suoni che il feto ascolta nel grembo materno prima della nascita.

06/06/2012
Incubatrice
Incubatrice

La tecnologia a servizio della scienza: un'incubatrice potrà restituire al neonato prematuro gli stessi suoni che avrebbe ascoltato nel grembo materno, incluse le voci dei genitori. Tutto questo grazie a un apparecchio innovativo che sarà sperimentato dal prossimo autunno nel reparto di neonatologia dell'Ospedale Sant'Anna di Torino. L’ambiente sonoro, dunque, come elemento da non trascurare per ripristinare il normale sviluppo del bambino interrotto in modo innaturale. «Obiettivo del nostro progetto - ha spiegato Daniele Farina, direttore del reparto di Neonatologia del Sant'Anna - è riprodurre i suoni in incubatrice, così come il bambino nato pretermine li ha sentiti nel corso della gravidanza». La macchina è frutto del  lavoro congiunto di neonatologi, ingegneri del suono e fisici, ed è stata realizzata grazie a un progetto cofinanziato dalla Regione Piemonte con fondi europei e dalla ditta ICOS di Pinerolo.

La presentazione dell’incubatrice è avvenuta all’interno del terzo Convegno Internazionale di Neonatologia clinica svoltosi a Torino dal 24 al 26 maggio 2012, che ha dedicato grande attenzione alle problematiche del neonato prematuro. L’importante appuntamento, che ha visto la partecipazione di oltre 700 iscritti provenienti da 35 paesi, è stato organizzato dalla Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus, impegnata da anni nell'ampliamento del Reparto di Neonatologia dell'Ospedale Sant'Anna di Torino con l'obiettivo di realizzare una struttura più grande e ancora più avanzata. Dal punto di vista tecnico, il suono della nuova incubatrice è prodotto da membrane e viene portato nell'incubatrice attraverso un tubo che convoglia il suono a basse frequenze per non alterare in alcun modo l'ambiente interno. Ma nell’intenzione degli esperti, l’apparecchio non funziona come semplice diffusore di note o parole ma come uno stereo molto più raffinato, capace di trasmettere i rumori con le stesse interferenze attraverso le quali la parete dell’addome e il suo contenuto li fa arrivare al feto durante la gravidanza. «Abbiamo maturato le competenze adeguate - ha illustrato Paolo Manzoni, dirigente medico della Divisione di Neonatologia dell'ospedale - per condurre uno studio che dovrà dimostrare che l'apparecchio è sicuro, utile e porta vantaggi al bambino, misurabili secondo criteri scientifici». La sperimentazione durerà un anno e coinvolgerà 100 neonati ma è prevista la creazione di una decina di altri prototipi, per effettuarla in altri reparti specialistici in Italia.

Alessandra Turchetti
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati