08/12/2012
La copertina del libro. Nella prima foto monsignor Paglia (Ansa)
Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la Famiglia era impegnato a Mosca in incontri ecumenici con il Patriarca Kirill durante i quali è emerso il comune desiderio di una collaborazione intensa e proficua tra Patriarcato ortodosso e Pontificio Consiglio sul tema della famiglia. Ma ha voluto lo stesso mandare un messaggio a don Stefano Tardani per la presentazione del suo libro Figli di chi? Quale futuro ci aspetta tenutasi a Roma all'Istituto per la famiglia Giovanni Paolo II. «Don Stefano», ha spiegato monsignor Paglia, «si è distinto nella pastorale familiare con un cammino modellato sul testo del Padre nostro».
Fin dalla copertina, il fondatore del Movimento dell'amore familiare spiega il suo progetto: persone con i piedi poggiati sulla roccia che guardano l'orizzonte, non dunque centrati su se stessi, ma con un anelito verso il trascendente.
Il Padre nostro, spiega l'autore, «racchiude il programma della nostra esistenza e traccia il cammino della nostra vita. Prima che sposi, genitori, siamo soprattutto figli e figli di Dio. Per questo la preghiera che Gesù ci ha insegnato è anche la preghiera che può indicarci le risposte in questo tempo di crisi. Indicandoci anche il modo per non cadere nei trabocchetti che minacciano la nostra vita personale e sociale. Ripartire dalle relazioni signifca riscoprire la nostra personale relazione con Dio Padre».
Don Tardani, che ha accompagnato nella preparazione al matrimonio 400 coppie l'anno negli ultimi 20 anni, è fiducioso nella possibilità di ritrovare, accompagnati da educatori, padri spirituali, formatori, genitori, la capacità di ancorare nuovamente le nostre esistenze in un messaggio più autentico. «Solo così il futuro che ci aspetta potrà essere pieno di senso vero».
Annachiara Valle