07/04/2011
L'impresa familiare e la famiglia sono stati, storicamente, uno dei motori del boom economico degli anni '60. E ora le famiglie chiedono un riconoscimento fattivo del loro ruolo sociale. In un comunicato stampa il Forum delle Associazioni familiari chiede una maggiore sensibilità delle banche verso la famiglia, insomma una specie di "apertura di credito" fondata su ragioni storiche ma ben radicata in quello che ancora oggi la famiglia, cellula vitale della società, rappresenta. Questa infatti, come ricorda il Forum, «ha rappresentato per il nostro Paese un
bacino fondamentale di creazione di risparmio ed il motore del miracolo
economico a partire dal dopoguerra, capace di attutire l'impatto
della crisi economica, mentre la forza del risparmio delle famiglie ha
consentito alle nostre banche di restare "salde" di fronte alla crisi
finanziaria globale».
Ecco allora la richiesta di «politiche
creditizie ad essa dedicate, nell'ambito del provvidenziale ritorno ad un
credito ed a una finanza autenticamente a servizio dell'economia
reale» e in particolare: l'istituzione «di apposite politiche creditizie per incoraggiare
la costituzione di nuove famiglie», l'ampliamento «sia per importi sia per
durata, delle agevolazioni previste dal Fondo di Credito per i nuovi nati», l'incoraggiamento «del credito, la consulenza
ed i servizi a favore dell'impresa familiare, costitutivamente orientata sul
lungo periodo e, grazie al valore unico ed irripetibile della trasmissione
generazionale delle professionalità e delle conoscenze, istituzione affidabile e
solida anche per merito creditizio», la valorizzazione «del ruolo familiare di "stakeholder"
rendicontando in un apposito capitolo del Bilancio Sociale e, in futuro, del
Bilancio Integrato, tutte le iniziative dedicate».