28/10/2011
Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari.
Forse un'alternativa alla liberalizzazione dei licenziamenti, anticipata ieri dal governo Berlusconi ma che promette di trasformarsi in battaglia tanto in Parlamento quanto nelle italiche piazze, esiste: la suggerisce il Forum delle Associazioni familiari. «Altro che libero
licenziamento, il vero sviluppo si otterrà solo investendo sulla
famiglia», ha detto oggi il presidente Francesco Belletti in reazione al piano di sviluppo che il governo si accinge a presentare a Bruxelles. Belletti ha inviato una lettera aperta al ministro del tesoro Tremonti e ai
segretari di tutti i partiti presenti in Parlamento per chiedere loro un incontro al fine di promuovere l'introduzione del Fattore-Famiglia, che è recentemente diventato un obiettivo
primario nel Piano nazionale per la famiglia.
La missiva prende spunto dal convegno recentemente organizzato dal Forum e
dai tributaristi del Lapet, ove è emerso che proprio il Fattore-Famiglia, lungi dal presentare solo un costo, avrebbe invece l'effetto di aumentare il reddito, oltre che, ovviamente, di migliorare le possibilità di impiego. In
base alle previsioni dei tecnici elaborate a partire dai dati Istat, secondo la nota stampa del Forum, il FattoreFamiglia, aumentando i consumi, permetterebbe la
creazione di ben 250mila posti di lavoro e farebbe crescere il Pil di 18 miliardi di euro,
oltre che far riprendere la natalità e far uscire un milione di
famiglie dalla povertà. «Tutte prospettive incoraggianti per il futuro del
Paese che trasformano i 16,9 miliardi di euro previsti per
l'introduzione a regime del FattoreFamiglia da costo a investimento e
che hanno il pregio di non creare conflitti sociali perché il tessuto
della società italiana è ancora a base familiare.
Stefano Stimamiglio