13/12/2011
Crisi o non crisi, sono pochi i genitori che decidono di rinunciare ai regali per i propri bambini i quali, d'altra parte, continuano in attesa del Natale a esprimere i loro desideri certi che, almeno in parte, saranno esauditi. Ai papà e alle mamme il compito di decidere cosa regalare. Originale, quindi le indicazioni degli esperti dell'Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma che regalano alcuni consigli per fare le scelte migliori puntando sul vero lusso dei giorni nostri: il tempo.
Non solo oggetti, quindi, ma qualcosa che possa portare con sé emozioni, competenze e relazioni dalla persistenza duratura. Regalare a un bambino la divisa completa della squadra del cuore senza pensare a trovare il modo di poterla utilizzare, rischia di avere come unico effetto quello di svuotare di ogni contenuto il regalo stesso, lasciando il destinatario del dono vestito di tutto punto come i propri beniamini pronti a scendere in campo… seduto davanti alla TV e alle prese con un videogioco.
Anche un videogame ambientato in un contesto di battaglie medievali o galattiche può essere un’idea da prendere in considerazione…a condizione che parte del regalo consista poi nel portare il piccolo a visitare il castello a due passi da casa (l’Italia ne è straordinariamente ricca) oppure un planetario per continuare l’esplorazione dell’universo.
Puntare, quindi, sulle passioni dei bambini trasformandole in regali ragionati che prendano in considerazione anche il bagaglio di significati e di valori che i doni portano con sé in relazione anche del tempo che il bambino poi effettivamente vi dedica.
Si può quindi regalare esperienze che l'Italia, sia nelle grandi città che nei piccoli centri offre. Vi sono infatti infinite possibilità di vere e proprie scoperte capaci di entusiasmare chiunque. Una gita nel posto preferito, un corso (di fumetto piuttosto che di grafica, di musica, ecc.). Un dono, insomma, che per essere apprezzato davvero, necessiti anche di una buona dose di tempo da parte del bambino e di chi gli sta vicino.
Tempo ed esperienze innanzitutto ma sotto l'albero ci saranno anche giocattoli più “comuni” e reclamizzati. In questo caso gli esperti ricordano alcune precauzioni soprattutto sulla base dell'esperienza ospedaliera.
Infatti, secondo il monitoraggio del Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Bambino Gesù, osservatorio privilegiato dei rischi più comuni per la salute dei bambini e degli adolescenti, gli incidenti domestici rappresentano ancora il 4,1% del totale degli accessi (298 su 7.288) nel periodo compreso tra il 15 novembre 2010 e il gennaio 2011.
Rientrano in questa casistica le ferite causate da giocattoli ridotti in pezzi, i traumi dovuti a giochi appuntiti o taglienti, le cadute, sovente in casa, da pattini o skate, gli infortuni generati dai trasformatori di trenini, piste elettriche o più in generale da congegni elettronici, l’ingestione o l’inalazione (nel naso e nelle vie respiratorie) di piccoli oggetti come gli occhi dei pupazzi o le pile. Piuttosto frequente anche la presenza di corpi estranei nel condotto uditivo.
A questo tipo di insidie sono esposti soprattutto i più piccoli, bimbi da 1 a 3 anni che ancora non hanno sviluppato appieno il concetto di pericolo. Pertanto, tenere alta la guardia nell’individuazione del giocattolo ad hoc resta un imperativo: scelte fatte con leggerezza, cedendo alle richieste dei propri figli tentati dal personaggio del momento o dalle proposte che si moltiplicano durante le festività natalizie, possono infatti rappresentare un serio pericolo per l’incolumità del bambino.
Proprio per accompagnare i genitori verso una scelta sicura e
consapevole dei giocattoli da mettere sotto l’albero gli esperti
dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (sul portale www.ospedalebambinogesu.it)
hanno raccolto i consigli utili in due vademecum:
1) tutelare
l’incolumità fisica del bambino
2) doni
a misura di bambino
Tra le indicazioni per un acquisto in piena sicurezza: fare
attenzione alla presenza dei marchi di qualità e conformità alle norme,
specie sui prodotti meccanici o elettrici, evitare giocattoli che
rompendosi possono creare schegge acuminate o taglienti e oggetti con
parti che staccandosi possono essere inalate o ingerite. Inoltre, fare
attenzione ai materiali che possono essere colorati con sostanze
tossiche.
Nel quadro del “regalo-perfetto” che vada incontro all’esigenza di
sicurezza del genitore e alle disponibilità economiche, senza però
trascurare i desideri del bambino, non potevano mancare anche le
indicazioni degli psicologi del Bambino Gesù. Considerare l’età di
chi lo riceve, non lasciarsi condizionare dagli schemi convenzionali
della divisione tra bambini e bambine, non lasciarsi sopraffare dai
suggerimenti della pubblicità, ma soprattutto tenere sempre a mente
che non è certo il peso economico del dono che fa la felicità, ma la
condivisione del gioco che porta il bambino ad imparare a non accumulare
giocattoli senza dar loro alcun valore.
Scartare il regalo insieme ai propri figli può essere infine, ma non per
ordine di importanza, un’occasione di educazione al rispetto
dell’ambiente, cominciando, per esempio, dal corretto smaltimento
degli involucri, in genere molto voluminosi, e divertendosi insieme a
riconoscere e a separare i diversi materiali per poi gettarli negli
appositi contenitori.
Orsola Vetri