Il videogioco non isola il bambino

Apre oggi a Milano la seconda edizione di Games week, lo show dedicato al mondo videoludico. Particolare attenzione al ruolo dei videogiochi in famiglia.

09/11/2012

Di videogiochi si torna a parlare in occasione della seconda edizione di Games week, lo show dedicato al mondo videoludico, organizzato da Aesvi (associazione editori sviluppatori videogiochi italiani) al Miko di FieraMilanoCity, dal 9 all'11 novembre. Più di ventisei i titoli in uscita da sperimentare in anteprima, oltre alla nuova console della Nintendo. Ne parliamo con Manuela Cantoia, esperta di psicologia dell'apprendimento e dell'educazione dell'Università Cattolica di Milano.  

- In cosa consiste la particolarità di questo evento?
«Non è la classica fiera di esposizione dei prodotti, ma saranno organizzati dei tornei dove i genitori potranno mettersi in gioco insieme ai propri figli. Quest'anno il messaggio alle famiglie è ancora più forte: va bene far giocare i bambini ma con giochi adatti alla loro età. Proprio per questo è stata allestita un'area appositamente dedicata a loro».

- Come è cambiato nel tempo il rapporto dei bambini con il videogioco?
«Ormai è una forma di comunicazione e intrattenimento sempre più diffusa: non si parla di novità ma di continuo progresso verso nuove e sofisticate forme e modalità di gioco. Ed è sempre più sociale: il mito del bambino chiuso nella sua cameretta lascia il posto al divertimento come interazione con gli amici, agevolata da un maggior coinvolgimento dell'attività corporea. La nuova finalità del giocare è l'edutainment, cioè educazione e divertimento insieme. Ma non giocano solo i bambini: l'età media è di 28 anni».

- Quali sono le regole per la corretta gestione del videogioco in famiglia?
«È un problema culturale: gli aspetti positivi che il gioco può avere sul piano delle abilità e dei contenuti sempre più formativi non devono indurre i genitori a pensare che, perché è un gioco, va sempre bene. Innanzitutto, bisogna rapportare i contenuti all'età. Per insegnare un uso responsabile occorre giocare con i propri figli o informarsi su cosa stanno facendo, vietare tempi di fruizione eccessivi ed evitare la monomedialità».  

Francesca Fiocchi
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Articoli correlati

Videogiochi, e digitando si impara

Sono ormai preistoria gli anni cinquanta quando il videogioco iniziava a muovere i primi passi negli ambienti di ricerca scientifica e nelle facoltà universitarie americane, per poi svilupparsi a...

Francesca Fiocchi

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati