29/02/2012
L'impresa familiare, risorsa della società (Foto Corbis).
Secondo i dati dell’Osservatorio AUB (AIdAF-Unicredit-Bocconi) e il Cambridge-Institute for Family Enterprise, dal 2007 al 2010 il Roe, il ritorno sul capitale, uno degli indici di redditività dell'impresa, per le aziende familiari si è attestato sul 4,7% contro il 2,1% delle aziende non familiari. Anche il loro valore aggiunto è arrivato al 3,1%, contro il -0,2% delle altre. Il fatturato delle aziende familiari, poi, è cresciuto del 2,4%. Le aziende non familiari? Sono calate dell’1,8%. Per non parlare dei dipendenti, cresciuto per le prime del 16% contro un ben più ridotto +3,6% delle seconde. Tutti numeri che dicono senza ulteriori commenti che le aziende familiari sono un buon deterrente contro la crisi economica.
Alla Fondazione Ambrosianeum di Milano un recente convegno dal titolo “Milano 2012: la valenza civica ed il ruolo economico della famiglia per lo sviluppo” ha dato i numeri, rivelando che le aziende familiari presentano, in momenti di recessione, indicatori microeconomici decisamente migliori delle altre e contrazioni di produzione inferiori alla media. Il direttore dell’Aidafl, l’Associazione italiana aziende familiari, Gioacchino Attanzio ne ha sottolineato il ruolo sostenendo che «non esiste paese al mondo in cui il binomio impresa-famiglia non abbia dimostrato di resistere nel tempo, non esiste economia a qualsiasi stadio di sviluppo in cui l’impresa familiare non abbia a oggi ancora un peso rilevante per non dire decisivo nell’economia interna». Secondo Attanzio, poi, «le aziende familiari oggi rappresentano una quota compresa tra il 75% e il 90% di tutte le imprese registrate nei paesi a libero mercato». Inoltre, ha aggiunto, «non esiste settore anche a più elevata intensità di capitali e a maggior dinamismo economico che non veda una diffusa presenza di questo tipo di impresa». Una tesi che sembra avvalorare l’ipotesi, da sempre sostenuta dal Forum delle Associazioni familiari, che la famiglia è un soggetto anche economico, oltre che sociale.
I motivi legati al successo delle imprese familiari sembrano poi legati ad antichi valori: integrità, riservatezza, sobrietà, trasparenza, rispetto della parola data, equità, intraprendenza. Oltre alla continuità: «C’è un altro valore che è connaturato allo stesso fortissimo legame fra impresa e famiglia», commenta Attanzio, «la continuità dell’impresa, bene da salvaguardare e tramandare di padre in figlio, segno e frutto dell’impegno di una generazione nei confronti di quella seguente ma anche, evidentemente, di quelle che l’hanno preceduta».
Stefano Stimamiglio