26/04/2012
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E’ in corso la Settimana europea della vaccinazione, un'iniziativa dell’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS, lanciata nel 2005 con un progetto pilota in 3-5 Paesi e, a partire dal 2006, attuata dagli Stati Membri della Regione Europea. All’insegna dello slogan “Prevenire, Proteggere, Immunizzare”, sono state organizzate in molti paesi varie attività per informare e coinvolgere la popolazione e i professionisti sanitari sul tema delle vaccinazioni. Tre i messaggi principali che si intende veicolare: ricordare il ruolo cruciale degli operatori sanitari di “prima linea” per i programmi di vaccinazione e per il loro successo; considerare prioritario il monitoraggio dei focolai di morbillo in atto nei Paesi europei e prevenire ulteriori casi all’interno della Regione; ricordare, infine, il 2012 come decimo anniversario della certificazione di status polio-free della Regione europea dell’Oms. All’insegna, dunque, dell’avanzamento tecnologico e del progresso, è stato predisposto un documento chiamato “decalogo per le famiglie” disponibile sul sito del Ministero della Salute, elaborato da un Gruppo di lavoro istituito presso la Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, in occasione dell’adesione dell’Italia alla Settimana europea della vaccinazione.
Il documento, si ricorda che «in un qualsiasi anno prima dell'uso esteso dei vaccini in Italia si registravano circa 3.000 casi di poliomielite, circa 12.000 di difterite, circa 700 casi di tetano, circa 60.000 casi di morbillo e 30.000 di pertosse. Sconfiggere alcune delle più terribili minacce per un bambino (ed i suoi genitori) degli anni '50 è stato possibile, grazie alla disponibilità e all'uso esteso delle vaccinazioni». Nell’utile decalogo, si descrive con chiarezza come funziona una vaccinazione e perché bisogna vaccinarsi, che cosa contiene un vaccino, quali sono quelli previsti nella prima infanzia, le controindicazioni e le pericolosità, le vaccinazioni raccomandate in età fertile, oltre a dare risposte alle tante domande e dubbi frequenti che ricorrono sull’argomento. Lo scopo dell’iniziativa è dunque quello di aumentare, nella popolazione e tra gli operatori sanitari, la consapevolezza del rischio reale legato alle malattie infettive e dell’opportunità ed importanza delle vaccinazioni, come strumento di protezione per la salute del singolo e della collettività. Attraverso una comunicazione corretta e trasparente, anche su temi “difficili” (come la sicurezza dei vaccini), si cerca di giungere, così, ad un consenso realmente informato alla pratica vaccinale.
Non a caso, il tema della Settimana Europea della Vaccinazione 2012 è "Aumentare la fiducia nelle vaccinazioni", allo scopo di migliorare l’efficacia dei vaccini contenendo la diffusione delle malattie infettive e il loro ripresentarsi come casi isolati o come focolai epidemici ricorrenti. È quanto è successo al morbillo: nel 2011, si sono registrati oltre 34.000 casi in Europa (in prevalenza soggetti non vaccinati o vaccinati con una sola dose), inclusi 9 decessi e più di 7000 ricoveri ospedalieri a causa delle complicanze (quali encefalite, polmonite, diarrea, otite media). Altro materiale informativo sulle malattie infettive e sulle vaccinazioni, è disponibile sul sito del Ministero.
Alessandra Turchetti