20/05/2012
L'Aula Paolo VI, in Vaticano (foto del servizio: Ansa).
«Vi incoraggio e vi esorto ad essere sempre testimoni e costruttori della cultura della vita. Cari amici il vostro Movimento si è sempre impegnato a difendere la vita umana, secondo gli insegnamenti della Chiesa. In questa linea avete annunciato una nuova iniziativa chiamata 'Uno di noì, per sostenere la dignità e diritti di ogni essere umano fin dal concepimento». Parole forti d’incoraggiamento sono state rivolte questa mattina da Benedetto XVI al termine del Regina Caeli in Piazza San Pietro alle migliaia di aderenti al Movimento per la Vita italiano, che da tutta Italia sono convenuti stamattina nell'Aula Paolo VI per il ’LifeDay’. Nel “day after” del vile attentato di Brindisi, che ha visto la 16enne Melissa Bassi perdere la vita all'esterno della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi e altre giovani ferite in maniera grave, il “giorno della vita” ha assunto un significato ancora più pregnante.
Organizzato il giorno in cui si commemora il 34° l’anniversario della legge 194 sull’aborto (22 maggio 1978), legge che ha causato ad oggi nel nostro Paese la soppressione di 5 milioni e mezzo di esseri umani, il Life day ha visto la premiazione dei vincitori della XXV edizione del Concorso scolastico europeo - che in questi anni ha coinvolto oltre un milione di studenti italiani - e il varo dell’iniziativa legislativa europea “Uno di noi”, per richiedere il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani del concepito da parte degli organi dell’Unione Europea. L’iniziativa, prevista dai nuovi trattati dell’Unione, richiede la raccolta di almeno un milione di firme in almeno 6 stati comunitari entro un anno ed è già stata autorizzata dalla Commissione di Bruxelles. «Domani, come in tutta la nostra attività quotidiana, non ci sarà spazio per la rassegnazione o per la sterile protesta. Non lo è contro la legge 194 che ha provocato cinque milioni e mezzo di morti, non lo sarà contro l'attentato di Brindisi. Con ancora più forza rinnoveremo il nostro impegno perché la vita, qualunque vita, sia sempre accolta e difesa», aveva spiegato ieri Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita.
All’evento hanno dato la loro adesione tutti i principali movimenti ecclesiali e il mondo delle associazioni: dal Rinnovamento nello Spirito («da sempre sta con il Popolo della vita ed in particolare con il Movimento per la vita. E' un'amicizia antica che si conferma anche in questa nuova campagna» ha detto il suo presidente Salvatore Martinez) ad Andrea Olivero, presidente delle Acli («L'Europa deve difendere il diritto alla vita fin dal concepimento se non vuole che tutti gli altri diritti diventino deboli. Chi si impegna sociale non può non esserci anche in questa iniziativa»), da Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari («Il Polo della vita è anche il popolo della famiglia, il Forum con le 50 associazioni che lo compongono, c'è») a Lucio Romano, presidente di Scienza&Vita («La battaglia perché vincano la condivisione e l'accoglienza si combatte a tutti i livelli, politico, sociale, culturale. Il terreno europeo è un campo privilegiato nel quale impegnarci insieme al Movimento»).
A conclusione del Life Day il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha affermato: «L'impegno del Movimento per la vita è più necessario ed urgente che mai e trova incoraggiamento anche in alcuni segnali positivi che provengono dalla politica. Ma per i cristiani il decisivo incoraggiamento viene dal Signore Gesù che ci indica la meta definitiva ed il valore assoluto della vita umana. E' lui che ci chiama e ci manda a difendere la vita umana quando è più fragile».
Stefano Stimamiglio