Meno aborti in Italia. Sempre troppi

Sono state quasi 117 mila le interruzioni volontarie di gravidanza nel 2009, con un calo del 3,6% rispetto al 2008.

10/08/2010
Foto THINKSTOCK
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E' stata presentata ieri la Relazione del Ministero della Salute al Parlamento sulla legge 194 relativa all'anno 2009. Come sempre i nudi numeri tacciono sulle tragedie che l'aborto comporta per i bimbi mai nati, per le giovani donne e i loro uomini, per le famiglie a vario titolo coinvolte. Essi, i numeri, parlano "solo" di oltre 116mila bambini che non hanno mai visto la luce a fronte di altri 568.857 nati vivi. Gli stessi nudi numeri però almeno dicono, a parziale consolazione, che vi è un calo degli aborti nel nostro Paese: sono passati nel 2009 rispetto all'anno precedente da 121.301 a 116.933 (-4368, pari al 3,6%). Nel 1982, anno del triste record (234.801 casi), la diminuzione è di oltre il 50%.

I dati dicono anche che le lavoratrici sono la categoria che fa ricorso più frequentemente alla IVG: rappresentano il 48,6% sul totale quelle di nazionalità italianà, il 46,7% quelle di origine straniera. Scende anche il tasso di abortività (cioè il numero delle IVG per 1000 donne in eta' compresa tra i 15 e i 49 anni, che è statisticamente l'età feconda): 8,3 per 1000 nel 2009 (-3.9% rispetto al 2008).

Sezionando il dato per regione, la Lombardia è dove si abortisce di più (19.700 casi, -4,2% rispetto al 2008). Agli antipodi si colloca la Valle d'Aosta (217 casi, -9,6%). In mezzo spicca la Basilicata con un calo di quasi il 10% (700 casi), mentre solo in Molise il dato appare in controtendenza (634 casi, +5,7%).

All'estero, occorre dire, stanno decisamente peggio: l'Italia ha infatti valori tra i piu' bassi dei Paesi industrializzati: gli aborti per 1.000 donne in età tra i 15 e i 44 anni (range d'età europeo) sono il 10,3 in Italia, molto meglio di Russia (40,3), Romania (31,3), Svezia (21,3), Inghilterra (17,5), Francia (17,4) e Spagna (11,8). Ci battono solo Belgio (9,6), Olanda (8,7) e Germania (7).

Infine, un ultimo dato: il 45,5% delle donne italiane che hanno abortito non avevano figli.

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Postato da Andrea Annibale il 12/08/2010 08:23

Vorrei portare una mia testimonianza sull’aborto in special modo delle donne credenti. Qualche mese fa sono stato a Cumiana, in Piemonte, per un incontro con Ivan, un veggente di Medjugorie (sono stato invitato da un’amica che crede alle apparizioni; io sono andato un po’ scettico, con lo spirito dell’”osservatore” per farmi un’opinione, dicendo che attendo che Chiesa si pronunci su tali fenomeni). Venendo al dunque, al momento delle intenzioni di preghiera, 7 su 10 circa erano per donne cattoliche che hanno abortito. Si parla molto dell’aborto in generale, forse dovremmo pregare molto per le donne che abortiscono ed aprire una serie riflessione sull’aborto delle credenti, fenomeno quest’ultimo se possibile ancora più inquietante, che pone interrogativi molto dolorosi per tutti i cristiani credenti, praticanti e non. Ciao

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