07/11/2010
Ci aveva provato per la prima volta tre anni fa, nel maggio del 2007 a Firenze, il Governo Prodi. Ci riprova ora, dall'8 al 10 novembre a Milano e, speriamo, con maggior fortuna, il Governo Berlusconi, che tra crisi economica e conflittualità interna deve dimostrare agli italiani di tenere concretamente alla famiglia.
La Conferenza nazionale della Famiglia fu una bella idea nata dall'esecutivo di allora per riunire attorno allo stesso tavolo, con un dibattito pubblico, Governo ed enti locali, associazioni del Terzo Settore e parti sociali, accademici e semplici famiglie. Lo scopo, naturalmente, non era quello di fare accademia ma di trovare delle soluzioni concrete alla crisi, non solo economica, che attanaglia da anni ormai la famiglia italiana, riconoscendole concretamente, con aiuti che vadano oltre le semplici parole, quel ruolo di ammortizzatore sociale che nel nostro Paese ancora egregiamente compie a tutto vantaggio dello Stato. Il quale, è bene sempre ricordarlo, risparmia grazie ad essa miliardi di euro all'anno per l'assistenza di anziani, bambini, malati. Soluzioni promesse da destra e da manca a ogni tornata elettorale e sempre disattese.
Nel 2007 fu Rosy Bindi, allora ministro per la Famiglia, il gran cerimoniere della kermesse (intitolata "Cresce la famiglia, cresce l'Italia"), tra mille speranze e non poco scetticismo (purtroppo fondato, visto che di lì a gennaio il Governo cadde e addio ai bei propositi...). Ora tocca a Carlo Giovanardi, sottosegretario del Dipartimento per le politiche della famiglia, guidare i lavori della Conferenza, intitolata "Famiglia: storia e futuro di tutti", e dare poi, a riflettori spenti, "carne" ai tanti propositi che verranno enunciati. Sicuramente, come dice l'editoriale del numero di Famiglia Cristiana in edicola questa settimana, il punto di partenza non è favorevole: «il Paese appare
intrappolato da un immobilismo sterile e litigioso,
e né nel Governo né nell’opposizione
emergono visioni di lungo periodo, progetti
capaci di rilanciare il Sistema Italia». Speriamo che si venga contraddetti dai fatti.
I lavori della Conferenza, vista l'annunciata assenza del premier Berlusconi, sarà aperta dalla relazione di Carlo Giovanardi dopo i saluti delle autorità locali (tra cui Letizia Moratti, Sindaco di Milano, e Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia) e del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Nei giorni seguenti è prevista la partecipazione anche dei ministri Carfagna, Meloni,
Sacconi, Rotondi e Alfano, oltre al sottosegretario Eugenia Roccella. Di particolare interesse sono i dieci gruppi di lavoro che, riuniti in sessioni particolari martedì 9 novembre, affronteranno tutti i temi sul tappeto: diritti sociali e inclusione sociale, accoglienza della vita e servizi consultoriali, reddito e fisco, famiglia e lavoro, ruolo educativo della famiglia, immigrazione, servizi per la prima infanzia, famiglie con fragilità, nuove tecnologie. I risultati dei lavori verranno comunicati e dibattuti nella mattinata di mercoledì 10.
Al Milano Convention Centre, sede dell'evento, sono iscritte oltre 2 mila persone, 250 saranno i rappresentanti di organizzazioni ed associazioni del settore, 100 i giornalisti accreditati e 90 gli stand di soggetti istituzionali. Sarà organizzato anche un "baby parking" per i bambini che accompagneranno i genitori alla kermesse.
Tra gli eventi collaterali segnaliamo:
- la mostra fotografica con 500 foto (scattate dal 1861 al 1961) selezionate dagli organizzatori tra le molte mandate dalle famiglie italiane per ricordare momenti significativi dei loro avi: matrimoni, gite, feste, cerimonie;
- lunedì 8 novembre (Cinema Odeon, Via Santa Radegonda 8, Milano) la serata di cinema, in collaborazione con Fiuggi Festival Cinema, Cisf, Famiglia Cristiana e Forum delle Associazioni Familiari, dal titolo LA FAMIGLIA: CHE BELLA STORIA! Con Alessandro D'Alatri, Alessandro D'Avenia, Alberto Pellai, Renata Maderna e Lucia Rizzi di "Sos Tata".
Stefano Stimamiglio