19/04/2010
L'alcoolismo è frequente nella terza età (foto TIPS)
Sono tanti. Sono 2,5 milioni gli anziani a rischio di abuso di alcol, farmaci e altre sostanze nocive. E i dati sono in aumento.
L’allarme per lo stress e per gli abusi in terza età viene dagli esperti riuniti per il decimo Congresso della Società italiana di Psicogeriatria tenuto a Gardone Riviera (Bs) dal 15 al 17 aprile.
Fra le cause degli abusi solitudine, problemi di salute, depressione, ansia, difficoltà economiche, mancanza di contatti sociali o la cosiddetta “sindrome della perdita di senso”.
Ma fra le cause c'è da annoverare anche il peso della cura degli anziani per le over 65 che hanno meritoriamente deciso di prendersi cura delle madri novantenni oppure del coniuge in fase avanzata di malattia. Per vari motivi più sono le donne più degli uomini a prendersi cura dei malati a casa. Sono pertanto loro a essere più a rischio di esaurimento psicofisico e di sfinimento con tutte le conseguenze (e i rischi) del caso.
Loro, che in inglese si chiamano “care giver”, per forza o per scelta spesso non possono contare su quelle necessarie reti di aiuto e di sostegno di cui necessiterebbero. Il lavoro di cura comporta infatti talvolta risvolti tristi, psicologicamente sconcertanti, come quando la persona non riconosce più i propri cari, confondendoli con altre persone. La durata dell’assistenza, inoltre in continuo aumento, può prolungarsi fino a 8/ 10 anni.
Sintetizza Marco Trabucchi, Presidente della Società italiana di Psicogeriatria: “Una malattia invalidante dell’anziano colpisce non solo il paziente, ma la sua intera famiglia: per questo è importante accorgersi del disagio, e aiutare chi aiuta”.
Harma Keen