16/08/2011
Nonni protagonisti. Si diceva una volta che la pensione corrispondeva all'uscita dalla vita attiva, a un riposo forzato che poteva annicchilire menti e corpi. Probabilmente dobbiamo ricrederci, almeno per chi voglia rendersi attivo, e, guardandosi attorno, abbia voglia di rendersi ancora utile per accrescere il bene comune nelle nostre città. E' ad esempio di questi giorni la notizia della convenzione tra l'Auser e il comune di Genova per l'impiego di "nonni affidatari" a bambini in situazione di disagio sociale e familiare: figli di donne sole o di coppie che abbiano bisogno di figure di riferimento più mature per i loro piccoli o più in generale per le famiglie più fragili.
L'iniziativa si colloca giuridicamente nel contesto della legge 28 marzo 2001, n. 149 sull'affido, che ha deciso la chiusura degli istituti per i minori e ripensato l'affido familiare escogitando nuove soluzioni, come quella sopra indicata, che ha l'indubbio merito di rinforzare i legami generazionali in un tempo di crisi dei questi legami. La Liguria, dove sorge questo progetto pilota, peraltro, è una delle regioni italiane che presenta uno dei tassi di minori fuori dalla famiglia fra i più alti del Belpaese: 5 minori su 1000.
I nuovi nonni potranno d'ora in poi dedicare qualche ora alla settimana ai piccoli loro affidati e offrire loro quel contributo di esperienza e calore di cui hanno estremo bisogno. Un progetto che, c'è da sperare, possa estendersi in futuro anche ad altri comuni italiani.
Per informazioni: auserliguria@infinito.it o tel: 010.24.88.120.
Stefano Stimamiglio