19/08/2011
E' una storia che accade da anni ma è bello tornarci su, soprattutto nelle settimane che precedono il riavvio dell'attività didattica nelle nostre storie. Desiderio di recuperare il tempo passato? Non sempre. E' di questo giorni la notizia che tra le Dolomiti Lucane e la Val D’Agri, in Basilicata, diverse persone anziane si sono iscritte nelle locali scuole elementari non per un improvviso desiderio di alfabetizzazione ma per salvare l'Italia che chiede aiuto perché sta scomparendo, quella dei piccoli paesi.
In
Basilicata gli anziani dei paesini stanno diventando l'ancora di salvataggio per salvare i piccoli borghi che si arrampicano sulle colline, minacciati dall'emigrazione degli abitanti che ne stanno sancendo, di fatto, la morte. A partire dalle scuole primarie, che si trovano a corto di studenti perché sempre più famiglie scendono a valle, costrette da un'impossibilità delle giovani coppie di trovare lavoro nei paesini di origine e a causa del crollo demografico di questi ultimi 50
anni.
"Nonni salvagente" si segnalano anche in altri comuni, decisamente più a Nord: come quelli di Pero di Breda e Venturali di Villorba, in provincia di Treviso, e Scarpino, vicino a Genova. Sorge a questo punto spontanea una domanda: e quando i nonni non ci saranno più?
Stefano Stimamiglio