Nozze gay, il divieto di manifestare

In seguito all'approvazione del matrimonio tra omosessuali molti francesi sono scesi in piazza pacificamente. Accolti dalla polizia in tenuta anti-sommossa.

27/04/2013

Il Parlamento Francese ha varato (con 331 voti a favore e 225 contrari) il testo che porta il nome della ministra della Giustizia, Christiane Taubira, e che fa della Francia il 14/o paese nel mondo ad autorizzare le unioni di coppie dello stesso sesso, che potranno sposarsi e adottare bambini. Numericamente inferiore, l'opposizione di centrodestra ha presentato un ricorso presso il Consiglio costituzionale. La decisione dei saggi è attesa entro un mese, dopo di che la legge potrà essere promulgata definitivamente.
 
Numerose sono le voci contrarie e nel frattempo cresce la protesta per le strade di Parigi. Una protesta che da parte di alcuni, soprattutto dalle famiglie, è stata assolutamente pacifica ma che anche in questo caso è stata respinta dalla polizia in tenuta antisommossa.

«Evidentemente il governo francese di François Hollande fa del matrimonio omosessuale (con annessa possibilità di adottare i figli) una questione di vita o di morte» scrive il presidente del Forum, Francesco Belletti. «Alle piazze con centinaia di migliaia di famiglie, pacifiche e segnate dalla presenza di bambini, si risponde con la polizia schierata in assetto antisommossa».

Franck Talleu, reo di aggirarsi nel parco (insieme ai figli) con la felpa di protesta contro la legge proposta dal governo, è stato fermato dalla polizia, trattenuto e rilasciato solo quando ha accettato di togliersela. Sessantasette giovani che protestavano in modo assolutamente pacifico e silenzioso davanti al Parlamento sono stati inspiegabilmente fermati. Ad alcuni parlamentari dell’opposizione, dopo che all’esterno dell’Assemblea nazionale si era svolta l’ennesima manifestazione pacifica contro la legge, è stato impedito di entrare in aula. 

«Le piazze della Francia sono sempre più in fiamme» ribadisce Belletti «eppure il governo invece di aprire spazi di rifessione preferisce rispondere con un’accelerazione e anticipa la votazione finale sul provvedimento per prevenire». Probabilmente teme un'altra grande manifestazione anti governativa prevista per maggio. «E’ una triste vittoria dell’ideologia, vedere il potere repressivo della polizia usato contro la libertà di espressione dei cittadini, dietro la maschera di una falsa “battaglia per la libertà e diritti”»

Orsola Vetri
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Postato da giogo il 29/04/2013 17:15

Concoerdo perfettamente con quanto scrivono saggiamente Kim e Profe. Saluti

Postato da brunoi il 29/04/2013 14:55

Profe,purtroppo si parla sempre dei diritti delle coppie gay e mai del diritto di un bambino a crescere con la figura del padre e della madre.Ci sono milioni di famiglie etero stabili in attesa di adozione....... Vorrei ricordare che le imponenti manifestazioni francesi anti matrimonio gay con diritto di adozione non erano di matrice cattolica o di destra,ma erano rappresentate tutte le componenti della societa' francese e persino rappresentanti di alcune associazioni gay che ritengono sufficienti le unioni civili. Hollande e i partiti di sinistra in genere dovrebbero capire che le "cose di sinistra"arebbero ben altre. Ci sono dei valori che dovrebbero esseri difessi da tutti.

Postato da luciocroce il 29/04/2013 11:13

A mio avviso, noi credenti dobbiamo senz'altro proporre la nostra visione della vita, però non possiamo imporla agli altri. Questo significa essere credenti pavidi? No, significa semplicemente non pretendere la trasposizione dei valori in cui si crede nell'ordine civile per mezzo delle leggi dello Stato. Perchè mai la Fede ci dovrebbe imporre di chiedere che alcuni principi religiosi, nelle loro conseguenze secolari, vengano accolti nell'ordinamento statale destinato, per sua natura, a disciplinare la convivenza dell'intera società, dove coesistono credenti, non credenti, diversamente credenti?

Postato da Profe il 27/04/2013 19:50

Qual è il fine di un buon legislatore? Favorire una società giusta, fatta da uomini capaci di compiere il bene. Che ruolo hanno le leggi in uno Stato: sì, anche quello di vietare di far male al prossimo e punire i trasgressori, ma soprattutto di stabilire le regole per permettere ai cittadini l'esercizio dei diritti. Se qualcuno pensa alla legge come espressione di un semplice divieto, per difendere moralità e tradizione, forse rimpiange il passato quando la coppia non sposata era concubinato e dava pubblico scandalo, il tradimento coniugale era punito col carcere e così via. E allora non si meraviglierà certamente della legislazione musulmana, che coniuga leggi statali e leggi morali, anzi religiose(magari con qualche riserva sulla lapidazione...). Se invece pensiamo alle leggi come un insieme di regole che permettono un buon vivere comune, allora ci rendiamo conto che siamo chiamati a percorrere una strada lunga e difficile che richiede sforzi soprattutto nel campo dei diritti umani, che non sono riconosciuti a tutti: una volta per esempio i disabili venivano rinchiusi perchè i parenti si vergognavano di loro, i figli "illegittimi"(esclusi dall'eredità)erano considerati i figli della colpa, le donne non votavano ed era "normale" così. Poi qualcuno non ha accettato la tradizione, il sentire comune e ha proposto modifiche alla mentalità e quindi alle regole della convivenza. Siamo arrivati così, per esempio, a riconoscere i diritti dei disabili e dei malati mentali (c'è tutto un dibattito sull'esercizio della sessualità e genitorialità, per loro)... Aggiungo infine che chi si oppone a queste leggi sui gay è mosso dalla paura, non dall'amore e fiducia negli esseri umani.

Postato da Kim il 27/04/2013 08:15

@germano turin che brutta frase "non pretendano diritti che non siano pretendibili". Un diritto è per definizione "pretendibile". Non capisco perché si vogliano negare dei diritti a delle persone. E visto che si cita la storia francese, forse il signor germano non sa che in francia, è possibile, da anni, per i singles, sia uomini che donne, adottare dei bambini. Perché togliere questo diritto a delle persone? Una precisazione anche per chi ha scritto l'articolo. non è vero che le manifestazioni in Francia sono state cosi' pacifiche. Ci sono stati scontri anche duri con rappresentanti dell'estrema destra. Gli attacchi omofobi verso locali e persone sono diventati frequenti. Ancora un gruppo di estrema destra ha cercato di entrare in parlamento con la forza. Insomma pacifici fino ad uncerto punto. Inoltre il fatto che l'estrma destra abbia fatto sua questa "battaglia" dovrebbe mettere un cattolico all'erta, o no?

Postato da branda il 26/04/2013 12:06

Che vergogna! Da che mondo è mondo si è sempre manifestato PER i diritto e non CONTRO i diritti. E che vergogna i miei fratelli cattolici che vogliono imporre la loro visione (frutto di Grazia Divina) a tutti gli altri, quanto poco cristiani sono!

Postato da germano turin il 24/04/2013 18:52

Il popolo francese farebbe bene a studiare anche un po' della (propria) storia prima di scendere in piazza. Potrebbe scoprire, per esempio, che qualche secolo fa, proprio in Francia, ci fu creato "L'affaire Dreyfus" per sviare l'attenzione pubblica da problemi ben più pesanti e gravi. Mi chiedo: con la crisi che ha portato milioni di famiglie alla fame (Francia compresa), c'è l'urgenza della soluzione delle unioni omosessuali prima di pensare a chi muore di fame? E penso anche: "matrimonio" presuppone "maternità" e "paternità" naturali, da sempre. Perchè gli amici omosessuali sentono la necessità di "allargare" il concetto di "matrimonio" per adeguarlo alle proprie necessità? Se due persone dello stesso sesso vogliono stare insieme stiano:, ma non pretendano "diritti" che non siano "pretendibili"...

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