11/10/2011
Al centro Sergio Tonfi, di Philips, e il professor Fabio Mosca, direttore di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della Mangiagalli e presidente di Aistmar.
Capita all'improvviso. Un malore, la corsa in ospedale, il ricovero immediato, il parto cesareo, la rianimazione. Un calvario che coinvolge migliaia di donne incinte ogni anno nel nostro Paese. Il parto prematuro è un parto che ha luogo tra la 20ma e la 37ma
settimana completa di
gestazione, contro la norma che si attesta in media intorno alle 40
settimane (per la precisione: tra la 37ma e la 42ma). Il 10% dei parti,
però, avviene prima del tempo, causando possibili danni al bambino, tra
cui la cecità. Secondo dati americani, la sopravvivenza alla 22ma
settimana è del 5%, del 30% alla 23ma, per arrivare al 60% nei bambini
nati a 24
settimane dall'inizio della gestazione.
La tecnologia in caso di parto prematuro è una variabile decisiva per il buon esito delle cure. A questo proposito è da salutare con gratitudine la consegna, lo scorso 6 ottobre, all'Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della
Clinica Mangiagalli di Milano, il più importante centro nascite
italiano, di dieci carrelli sanitari Ergotron StyleView, auto-alimentati per PC, per facilitare la gestione della cartella clinica elettronica dei bambini nati prematuri. Uno strumento che, donato da Philips ad Aistmar (Associazione Italiana per lo Studio e la Tutela
della Maternità ad Alto Rischio, Onlus nata nel 1983 per offrire un aiuto ai bambini nati prematuri e alle
loro madri), offre tantissimi vantaggi, in primis quello di migliorare l'assistenza
da parte degli operatori e velocizzare l'intervento in caso di nascita molto anticipata rispetto alla norma.
«Siamo grati a Philips per aver preso a cuore Aistmar con un sostegno
concreto al nostro impegno», ha commentato il professor Fabio Mosca, Direttore di Neonatologia e Terapia
Intensiva Neonatale presso la Clinica Mangiagalli di Milano e
Presidente di Aistmar. «I progressi della medicina perinatale hanno
elevato i tassi di sopravvivenza con il conseguente aumento dei bambini a
rischio di disabilità e bisognosi di controlli e assistenza, almeno
sino ai 10 anni di età. La tecnologia, in questo, svolge un ruolo
importante affiancando lo staff medico nel percorso di cura e follow up.
L'impegno e la sensibilità di Philips - un'azienda da sempre molto
vicina al mondo della solidarietà e dei bambini in particolare – è un
segnale che accogliamo con grande entusiasmo», ha concluso il medico. Il vantaggio dei nuovi dispositivi consiste infatti nel poter registrare ogni operazione connessa al singolo caso, dalla più semplice alla più complessa, con notevole risparmio di tempo del personale sanitario addetto.
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Stefano Stimamiglio