Consegnato a Milano il premio FamigliaLavoro

Tra i vincitori le numerose realtà lavorative della Lombardia attente ai bisogni della famiglia.

19/04/2011

Conciliare vita familiare e vita lavorativa è possibile, e in Lombardia chi è artefice dei connubi meglio riusciti ottiene ogni anno un pubblico riconoscimento. In 125 tra piccole, medie, grandi imprese e multinazionali, pubbliche amministrazioni, e per la prima volta quest'anno anche enti non profit, hanno partecipato alla terza edizione del premio FamigliaLavoro, iniziativa ideata e promossa da Altis (Alta scuola impresa e società) dell'Università Cattolica di Milano e Regione Lombardia la cui premiazione è avvenuta lo scorso 15 aprile a Milano

I progetti in concorso sono stati valutati tenendo conto anche del coinvolgimento dei dipendenti, dell'ascolto delle loro esigenze, dell'efficacia delle iniziative, dei contenuti innovativi, dell'attenzione prestata ai servizi offerti dal territorio.  

Qualche esempio concreto. Una piccola azienda di parrucchieri con due saloni in provincia di Lodi, 30 dipendenti donne su 32, dopo aver prestato orecchio alle esigenze delle lavoratrici con figli e aver appurato che l'occupazione domestica più faticosa al rientro a casa è stirare, oltre a concedere i  soliti part time orizzontali e verticali, decide di offrire un servizio di stireria completamente gratuito per tre ore a settimana. E riceve il premio FamigliaLavoro "Miglior progetto realizzato da una piccola realtà", sezione imprese. Un sezione che ha visto sul podio, nelle diverse categorie, altre sette aziende, multinazionali comprese.  

Tra le pubbliche amministrazioni vincitrici c'è il piccolo Comune di San Pellegrino Terme, 5 mila abitanti in provincia di Bergamo, premiato per le iniziative rivolte all'infanzia a sostegno delle famiglie e per i servizi destinati a piccole frazioni del paese.

Nella categoria "Miglior Progetto dedicato ai figli e/o familiari anziani dei dipendenti", il podio è andato alla Asl di Mantova,  attiva dal 2005 con iniziative di supporto alle esigenze familiari dei dipendenti: dai congedi di maternità/paternità, pianificati e organizzati con passaggi di consegne nel pre-congedo e re-inserimento soft nel post congedo, all' ufficio Family Friendly, che ha il compito, tra l'altro, di rilevare i bisogni di conciliazione dei dipendenti e di individuarne le soluzioni.

Nella categoria "Miglior rete di partnership per la conciliazione", la maglia rosa è andata alla comunità montana Valli del Verbano, nella categoria "Miglior sistema integrato di conciliazione" è emerso il Comune di Segrate (tra l'altro, sportelli comunali aperti 50 ore a settimana, sabato compreso;  pre e dopo scuola, dalle 7,30 del mattino alle 19 di sera; centri estivi; niente liste di attesa negli asili nido, aperti anche ai city users); infine una menzione speciale per "L'adozione di strumenti innovativi di conciliazione" è andata alla Provincia di Milano e un premio speciale al Comune di Milano.  

New entry, quest'anno, la sezione non profit. Tra i premiati, la cooperativa sociale Servizi sociali Alto Lago (categoria "Miglior progetto realizzato da una piccola realtà"), promotrice di molte iniziative a supporto della famiglia, soprattutto nell'accudimento dei bambini figli di genitori lavoratori: dagli asili nido ai laboratori pomeridiani, dai campi estivi ai sostegni alla maternità.

L’Ifom, Fondazione Istituto Firc di Oncologia, ha vinto invece nella categoria "Miglior progetto dedicato ai figli e/o familiari anziani dei dipendenti", con un programma di iniziative rivolte a ricercatori italiani e stranieri e alle loro famiglie: asilo nido aziendale bilingue, servizi medici integrati gratuiti e visite specializzate anche a favore dei familiari, accoglienza amministrativa e linguistica, corsi di lingua e cultura italiana.

Nella categoria "Miglior Sistema Integrato di Conciliazione",  il podio è andato alla Fondazione centro San Raffaele del monte Tabor, per le sue diverse attività. Premiata anche l'associazione Passo dopo passo …Insieme Onlus, vincitrice della categoria “Conciliazione in partnership per gli adolescenti”.

Menzione speciale, infine, alla Fondazione Poliambulanza, una realtà bresciana con più di 1.100 dipendenti che eroga prestazioni sanitarie e, attraverso il progetto “ALFa- Aiuto lavoro & famiglia”, opera su orario di lavoro, formazione e servizi.  

Maria Gallelli
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