07/02/2011
La cronaca nera è concentrata in questi giorni su fatti di sangue legati a tristi vicende familiari. Il copione varia da caso a caso. Così a Bologna Marcello Pistone, 48enne di
origine palermitana, uccide a colpi di pistola la moglie marocchina Ilham
Azounid di 32 anni e, insieme, pone fine tragicamente anche alla vita del figlioletto Rashid
di 2 anni prima di suicidarsi con la stessa pistola.
Più a sud continuano le ricerche, in provincia di Foggia, per rintracciare
Alessia e Livia, le gemelle svizzere di 6 anni scomparse il cui padre, Matthias Schepps di 43
anni, si è ucciso
giovedì sera gettandosi sotto un treno alla Stazione di Cerignola dopo averle rapite dalla casa della ex moglie italiana residente in Svizzera.
Ernesto Emanuele, Presidente dell'Associazione papà separati e delll'Associazione Famiglie Separate Cristiane, ha la sua idea a proposito di separazioni coniugali.
«Secondo una ricerca condotta dal professor Montecchi uomini e donne hanno due reazioni diverse rispetto a una separazione», sostiene l'uomo. «Gli uomini reagiscono al dolore più spesso con la violenza fisica, mentre le donne esercitano maggiormente una violenza di tipo psicologico. Per qesto non credo che gli uomini siano migliori delle donne o viceversa».
Insomma. bontà e cattiveria si ripartisce equamente fra uomini e donne.
Cambiano solo i mezzi e a far notizia, il più delle volte, sono gli
uomini quando la vicenda finisce in tragedia. «Conosco un papà»,
aggiunge Emanuele, «che da 5
anni poteva vedere i figli solo in presenza dell'assistente sociale.
Alla fine, con un dolore immenso, ha
rinunciato a vederli ancora». Dolore, tanto, che resta nascosto a
taccuini e telecamere.
«Attenti ai falsi abusi», avverte poi l'uomo, «esistono infatti molti casi in cui le denunce di violenza sui figli sono strumentali e talvolta si monta il caso facendo dire a un bambino quello che vuole, anche magari che ha subito attenzioni pesanti da parte di un genitore per impedirgli di vederlo».
Capitolo depressione: «La depressione di cui spesso si parla riguarda soprattutto le donne anche se non lascia gli uomini esenti da forme di sofferenza forti». E poi c'è la povertà: «La povertà, una volta che la separazione è intervenuta, riguarda mediamente più l'uomo che la donna. Se poi l'uomo decide di mettere al mondo altri
figli con un'altra persona è il caos, perchè il giudice si trova costretto a dividere i pochi soldi a disposizione fra due nuclei familiari ugualmente bisognosi». Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: «Gente che dorme
in macchina, mense dei poveri frequentate da papà separati...».
Stefano Stimamiglio