12/10/2012
Quest'anno l'infleuenza sarà più forte degli anni scorsi (Foto Corbis)
Una stagione influenzale “vivace” quella che è attesa per questo inverno: i colpevoli saranno tre virus. Oltre al virus A (H1N1) dello scorso anno, quello dell’influenza suina che ha generato tanta preoccupazione, circoleranno anche due varianti antigeniche, il virus H3N2 e il B/Wisconsin. L’Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI) ha diffuso in Italia i dati diramati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con la raccomandazione alle categorie più deboli di prestare particolare attenzione ai vaccini. L'influenza stagionale, infatti, quest'anno sarà più dura rispetto agli ultimi due anni. «Dopo l’anno della pandemia - ha spiegato Pierluigi Clerici, presidente dell’AMCLI - abbiamo avuto due stagioni influenzali relativamente più tranquille poiché hanno circolato gli stessi ceppi virali e, quindi, la composizione del vaccino è rimasta uguale. Quest’anno, i due nuovi ceppi virali che transitano in questo momento nell’emisfero australe, arriveranno da noi attorno a dicembre con un picco tra gennaio e febbraio e una coda in marzo, e si presume che essi incontreranno molte persone non immunizzate».
Il lavoro per arrivare all'identificazione dei ceppi virali dell'influenza stagionale è sempre molto lungo: a seconda della loro maggiore o minore circolazione, dei luoghi dove si sono sviluppati e di come si sono spostati, si arriva a presumere con buona approssimazione quali sono i ceppi virali da inserire nel vaccino. Secondo un recente lavoro pubblicato su Lancet, evidenziano all’AMCLI, il virus H1N1, responsabile della pandemia di influenza A della stagione 2009/2010, ha causato 575 mila morti (circa 100 mila in più rispetto ai decessi causati dalla consuelta influenza stagionale), l'80% delle quali fra gli under 65. Se, dunque, l’influenza in arrivo sarà più aggressiva per le caratteristiche dei virus in gioco, quali sintomi dobbiamo attenderci?
Nella maggior parte dei casi, i sintomi più comuni - si legge nella circolare del Ministero della Salute su "Prevenzione e controllo dell’influenza, raccomandazioni per la stagione 2012-2013” - possono includere febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea e malessere generale, che si risolvono spontaneamente, in genere, entro una settimana dall'esordio. I casi più gravi, invece, possono essere causati direttamente dai virus influenzali o da sovra-infezioni batteriche o virali che si verificano dopo che il virus influenzale ha procurato un danno immunitario a livello delle basse vie respiratorie. Le complicanze, in ogni caso, sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni e in determinate categorie a rischio, quali, ad esempio, le persone affette da diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte, anche se, raramente, si verifica in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate. Nella circolare del Ministero della Salute (clicca qui per il testo integrale) molti sono i consigli e le raccomandazioni utili per gestire al meglio la malattia.
Alessandra Turchetti