11/06/2010
Stefano Borgonovo con la sua famiglia (foto ROSSETTI ).
I nomi per definirla sono tanti: la "maledetta", la "bestia"; Stefano Borgonovo, l'ex giocatore del Milan che da qualche anno vi è affetto, la chiama la "stronza". E' la Sindrome laterale amiotrofica (Sla), la malattia che ti mangia dentro, ti toglie la vita un po' per giorno, senza lasciarti nemmeno una flebile speranza di cavartela. Perdi piano piano il movimento dei muscoli, ti si paralizzano progressivamente le membra, ad eccezione del cervello, che continua a funzionare a mille. E forse è anche peggio.... Ti si blocca tutto, senza pietà, fino a quando vengono colpiti i muscoli dell'addome, quelli che ti permettono di respirare. Ed è lì che devi scegliere, se farti fare la tracheotomia per permetterti di respirare con la macchina o....semplicemente lasciarti andare.
La Sla è tecnicamente una malattia neurovegetativa progressiva che colpisce i motoneuroni, le cellule nervose celebrali e midollari che permettono ai muscoli del corpo di muoversi. Ne sono colpiti individui di tutti e due i sessi, più spesso dopo i 50 anni. Le crude statistiche dicono che ogni giorno tre persone in Italia fanno la terribile scoperta di esserne affetti.
Tra le tante manifestazioni per sensibilizzare il grande pubblico sul dramma (non solo personale ma anche familiare) di questa malattia, vogliamo ricordare che a Montasola (Rieti) domenica 20 giugno viene organizzato dagli Assesorati alla cultura e alle Politiche sociali un convegno dal titolo "Il limite della speranza" (v. il programma allegato). Parteciperanno medici ed esperti per proporre un approccio multidisciplinare e sinergico alla delicata questione. Soprattutto per non lasciare più sole le famiglie che vengono colpite dalla "bestia.
Stefano Stimamiglio