23/01/2013
Parte una nuova sperimentazione per la social card destinata alle famiglie numerose, firmata dal Ministro del lavoro uscente Elsa Fornero. L’iniziativa coinvolge le 12 città più popolose e durerà un anno, impegnando risorse per 50 milioni di euro; si potrà beneficiarne a seconda dei componenti del nucleo familiare. Per quanto riguarda gli stanziamenti, si tratta di quasi 12 milioni di euro a Roma, 9 milioni a Napoli, 6 milioni a Palermo, 5,6 a Milano, 3 a Bari, 1,6 milioni a Firenze, un milione a testa a Venezia e Verona.
Questa carta di credito prepagata dallo Stato per le persone indigenti parte da un valore minimo di 231 euro al mese per nuclei con due persone, sale a 281 euro per quelli con tre persone sino a 331 euro per quattro persone e 404 euro se la famiglia ha cinque o più componenti. Il target di riferimento, deciso in accordo con le città interessate, è «la lotta alla povertà minorile – si spiega nella nota del Ministero -, a partire dalle famiglie più marginali rispetto al mercato del lavoro».
La nuova social card sarà uno strumento a disposizione dei Comuni – che effettueranno la selezione dei beneficiari – da integrare con gli interventi e i servizi sociali ordinariamente erogati, ma anche da coordinare in rete con i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e la scuola. I Comuni assoceranno al trasferimento monetario un progetto personalizzato di intervento sulla persona che ne beneficia; soltanto la sottoscrizione di questo progetto permette l’erogazione della card.
L’obiettivo che l’Italia si è data col progetto Europa 2020 è di portare fuori dalla soglia di povertà due milioni di persone entro sette anni. La social card è un piccolo tentativo all'interno di un ventaglio di proposte.
Giorgia Cipelli