04/11/2010
(foto: Giancarlo Giuliani)
La Conferenza nazionale della famiglia
che si svolgerà a Milano dall’8 al 10 novembre
2010 costituisce un appuntamento
decisivo. Già il titolo, Famiglia: storia
e futuro di tutti, indica una sfida che il nostro
Paese deve affrontare con decisione e coraggio:
investire sulla famiglia per riuscire ad
attraversare questo periodo di crisi economica,
politica, sociale e valoriale. Come è stato
denunciato alla Settimana sociale di Reggio
Calabria, oggi è in gioco l’Italia: la sua
unità, coesione sociale e politica, capacità di
solidarietà, di sviluppo, di ricerca del bene
comune, e la famiglia si pone come insostituibile
fonte di fiducia, speranza e futuro.
Ma il nostro sistema politico sarà capace di
riconoscere, promuovere e sostenere la famiglia?
Il Governo sarà capace di scelte coraggiose
e lungimiranti? Il clima di questi ultimi
mesi e la cronaca più recente non sembrano
suggerire pensieri positivi: il Paese appare
intrappolato da un immobilismo sterile e litigioso,
e né nel Governo né nell’opposizione
emergono visioni di lungo periodo, progetti
capaci di rilanciare il Sistema Italia.
Intanto, le famiglie tirano faticosamente
la carretta, affrontano ogni giorno – e con
sempre maggiore difficoltà – la difficile sfida
della vita quotidiana, strette da redditi sempre
più ridotti, lavori sempre meno certi, servizi
sempre meno efficienti: famiglie resistenti,
ma sempre più affaticate. E se nel Paese resistono
ancora segnali di speranza, questi si
trovano raramente nelle aule della politica o
nei salotti televisivi, ma piuttosto nelle case
delle famiglie, nelle associazioni familiari,
nel volontariato, nei tanti lavoratori e imprenditori
piccoli e grandi che continuano a
produrre ricchezza.
Bene fa quindi il Forum delle associazioni
familiari (di cui sosteniamo le posizioni) a
chiedere a gran voce di inserire finalmente
nel fisco un Fattore Famiglia, cioè un concreto
sostegno diretto ai redditi di quelle con figli,
ma anche interventi a favore del lavoro
dei giovani, politiche di integrazione per gli
immigrati, sostegno alle donne e ai genitori
nella conciliazione tra famiglia e lavoro, aiuti
adeguati per le fatiche dei nuclei con disabili
o anziani a carico, e tante altre attenzioni.
Ma da troppo assistiamo a richieste che cadono
nel vuoto, a scelte politiche che ignorano
le famiglie, a un Governo che non sceglie.
Oggi è il tempo delle scelte, e la Conferenza
di Milano non potrà essere l’ennesima
passerella di volti noti, o l’ennesimo luogo
di parole, privo di impegni concreti, specifici
e immediati: lo esige il Paese, lo esigono le famiglie,
lo esige la società tutta.
Il nostro giornale ascolterà, vigilerà, parlerà
con voce chiara e libera, pronto a riconoscere
e ad apprezzare quanto di buono verrà
detto,ma anche a denunciare qualunque ambiguità,
incertezza o rinuncia a sostenere
quella che è la spina dorsale del nostro Paese:
la famiglia.