La percezione popolare della santità del papa polacco è legata, più di ogni altra cosa, all’immagine del papa sofferente che abbraccia in preghiera la Croce di Cristo: l’ex “atleta di Dio”, il papa sportivo, si scopre debole, il volto e la voce segnati dalla malattia, ma vive questa prova in uno spirito di totale abbandono a Dio; in forza di questo abbandono diventa più tenero, ancora più in grado di abbracciare l’umanità intera, ed entra per questo nei cuori di quanti finora l’avevano più ammirato come grande personaggio storico che amato per quello che era, il Vicario di Cristo.
E proprio in questi giorni, che il mondo ha bisogno di Pace e vero Amore, la beatificazione di Giovanni Paolo II è un grande evento per la Chiesa e per tutte le persone di ogni nazione che l’hanno amato.
Così, ricordando la sofferenza degli ultimi giorni del Grande Papa, e uno dei sui aforismi:
“La giustizia e la salvaguardia del Creato non possono che essere frutto dell’impegno solidale di tutti nel perseguire il bene comune”
Dedico questa mia poesia
Gesù Maestro di vita!
Sei la via che porta all’Eterno,che dritta giunge al sapere.
Sei come un fiore che genera fruttinel profumato giardino.
Sei l’ingegno nella luce del creato!
Non trovo parole per descrivereil tuo volto,
ma parole in versi che ripetonoi tuoi sublimi versi.Giunge la tua voce distinta
che colpisce il cuore,ch’avvolge e rinasce dalla storia,
che semplice parla alla gente.Maestro d’umile sguardo,
che nel disordine spani la via;sapienti tue lezioni di vita
rigenerano il bene, l’amore,annullano il male. Maestro! Padre Supremo!
Guarda sempre ove i tuoi figlipongono i passi. Oggi …più di prima il mondo
che povero si veste di grigio,che ruota nel suo lento destino,ha bisogno di Te,
delle tua misericordia,di pace.
Pubblicato il 30 aprile 2011 - Commenti (0)