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Postato da DOR1955 il 16/10/2012 12:56
Gli italiani in Brasile (come in Australia, in Nuova Zelanda, in tanti altri posti al mondo) sono la dimostrazione che da troppo tempo (guarda caso da circa l'unità d'Italia) l'Italia stessa non è più terra per gli italiani. E in particolar modo in questi ultimi decenni, dove avviene un fenomeno che porterà al declino irreversibile del Paese; emigrano "menti" e immigrano "braccia". A fare un lavoro che non c'è. Lungimiranza dei nostri politici, di ieri e di oggi.
Postato da Elena K. il 28/09/2012 10:11
E' un argomento interessantissimo quello dell'emigrazione italiana in Brasile. Dovrebbe essere molto più esplorato e raccontato in Italia. C'è una storia umana e civile meravigliosa, un sacco di archivi che se finalmente aperti dagli italiani costruirebbero un tassello importante della nostra storia dopo l'unificazione. Ho visitato un paio d'anni fa la comunità italiana a Rio Grande do Sul, è stato interessantissimo. Si continui a parlarne e a raccontare, a dar voce alle terze, quarte generazioni di oriundi italiani, hanno molto da dirci, e possono aiutare culturalmente noi italiani d'Italia, oggi così smarriti!
Postato da santrev il 14/07/2012 14:15
Rio Grande do Sul, regione industriale che, come dice la camera di commercio della regione, é stata fondata dalla gente veneta. Quella gente veneta che oltre 100 anni fa é partita dal Veneto per poter dare un futuro ai propri figli, altrimenti negato. Oggi, grazie al sacrificio dei padri, i figli stanno scoprendo il benessere.
Oggi in Brasile, secondo stime dell’ambasciata italiana, vivono oltre 25 milioni di oriundi. Sembra addirittura che, contando i cognomi registrati all’anagrafe, San Paolo sia la seconda citta’...
Stefano Salimbeni