01/02/2013
Una beffa e
un'ingiustizia. Questo stanno subendo le associazioni che in Italia
si impegnano per l'assistenza ai rifugiati, persone che arriavno nel
nostro Paese per sfuggire a guerre, carestie, violazioni dei diritti
umani, persecuzioni.
In un comunicato il
Consiglio Italiano per i Rifugiati, il Centro Astalli, l'Istituto Don
Calabria, la Fondazione Franco Verga e altre organizzazioni
“denunciano l'ennesima sottrazione dell'8 per mille da parte del
governo centrale ed esprimono la loro profonda indignazione”.
L'articolo 48 della legge 222 del 1985 prevede che lo Stato impieghi
i fondi dell'8 per mille a esso destinato “per interventi
straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai
rifugiati, conservazione dei beni culturali”. “Invece”,
denunciano le associazioni, “il Fondo Otto per Mille 2012 per un
totale di 181 milioni di euro, ha subito diverse decurtazioni sino ad
essere completamente azzerato. Non è semplicemente più disponibile.
E' il secondo anno consecutivo che il fondo viene azzerato. E' ormai
utilizzato come un piccolo 'tesoretto' nelle mani del governo di
turno. Chiediamo che il Governo si attenga alla normativa in vigore,
che vincola l'utilizzo ai precisi interventi per cui il fondo è
destinato e che ripartisca in maniera stabile ed equa tra le diverse
aree”.
Le associzioni impegnate a
favore dei rifugiati vorrebbero essere chiamate a un confronto su
questo tema e sottolineano che in Italia gli interventi per i
rifugiati “sono sporadici”, così da costringerli “a vivere in
condizioni di assoluta povertà”, spesso denunciati dalle
istituzioni europee e dalla stampa internazionale.
I progetti che non
potranno essere finanziati a causa dell'azzeramento dei fondi
intendevano realizzare diversi interventi per aiutare i rifugiati a
trovare un alloggio decente, a inserirsi nel mondo del lavoro, a
garantirsi le cure mediche e a facilitare i ricongiungimenti
familiari.
Roberto Zichittella
Roberto Zichittella