15/11/2012
Nel fotomontaggio: le ipotetiche primarie nel Centrodestra (Ansa - Famiglia Cristiana).
Lunedì 12 novembre - lo ha già scritto Giorgio Vecchiato su questo sito - abbiamo avuto la vaga sensazione di come potrebbe essere una campagna elettorale nella Terza Repubblica, nell’era della “democrazia digitale” (dopo quella televisiva che ha messo il sigillo sulla Seconda). In pratica, un ritorno postmoderno alla cara,vecchia Tribuna Politica (che in fondo non era poi così male e riservava un sacco di emozioni anche allora). In una coreografia da “X Factor”, abbiamo visto cinque candidati sfidarsi davanti alle telecamere su fisco, lavoro, pensioni, esodati, ripresa, Fiat, insomma su questioni concrete, in un confronto all’americana serrato e civile.
E’ anche emersa quella sfida nella sfida che si gioca nelle primarie, quella della pacata esposizione di Bersani contro la vitalità fiorentina e a tratti nervosa del “giovane” Renzi, certamente avvantaggiato, non solo per il fisico, dalla scena mediatica. Tra l’altro è di Renzi la battuta più ritwittata: “Dobbiamo dire a un giovane che troverà lavoro se conosce qualcosa, non se conosce qualcuno”. Gli ascoltatori hanno potuto farsi un’idea. Per la prima volta in un dibattito di questo livello si è anche visto scendere in campo a fianco della Tv la galassia dei “social network”: da Facebook a Twitter. Il popolo di Internet ha potuto così commentare, partecipare, intereagire in diretta. Come se quasi due milioni di spettatori si trovassero contemporaneamente nello stesso salotto o nella stessa piazza.
I rissosi talk show che sapevano di rissa e di assemblea studentesca che avevanoi aperto la Seconda Repubblica - rappresentati di fronte ad ascoltatori per forza di cose passivi -, sono apparsi più che mai obsoleti. Il confronto di lunedì scorso, come ha scritto Stefano Folli, principe dei commentatori politici sul Sole 24 ore, segna un punto di non ritorno nell’esposizione delle proposte politiche. Niente più solo messaggi televisivi, nemmeno talk show guidati, ma confronto, confronto, confronto. Il vento lunedì sera ha portato un nuovo stile, nobilitando le primarie della Sinistra, che fino a prima di quella trasmissione erano confinate sui giornali e nei tg a una serie di inghippi regolamentari architettati per limitare l'avversario. Un nuovo stile che certamente contagerà anche il Centrodestra per le sue primarie, quando si faranno. Dopo il dibattito Sky sembrano inevitabili. Il punto è: quando si faranno e chi vi parteciperà? La febbre intorno al Pdl di questi giorni, con il tentativo di creare l’election day, ovvero di abbinare alle elezioni politiche di marzo anche quelle della Regione Lombardia, rientrano in questo contesto. Il Cavaliere crede che due test elettorali in due tempi possano logorare il già abbastanza logorato Pdl. E anche le primarie nel Pdl, per Berlusconi potrebbero accentuare l'effetto. Ma a questo punto sembra l’unica strada possibile.
Francesco Anfossi