01/11/2011
Una donna-soldato americana in un villaggio afghano.
Da Washington - Il Pentagono sta
selezionando le donne soldato mentalmente e fisicamente più toste ed ovviamente
le vuole intellettualmente brillanti. Il reparto scelto è destinato all’Afghanistan
col compito di trattare con la popolazione femminile locale.
La decisione di
mandare donne in prima linea, anche se in pratica il Congresso continua a
vietare questa pratica, è dettata dalla considerazione che spesso nel corso
delle perquisizioni dei villaggi, l’esercito americano si trova di fronte a
donne e bambini. In questi casi, per motivi di religione e cultura il marine di
turno, spesso senza rendersene conto, crea incidenti per il modo con cui agisce.
Da circa due anni donne marine tentano in
Afghanistan di sostituire i compagni maschi nelle perquisizioni della parte
delle case riservate alle donne. Il fattore mancante, che ha ispirato l’istituzione
di un vero e proprio reparto speciale femminile, è la base culturale e la
conoscenza sufficiente della lingua per poter parlare con queste donne, al
limite farsele amiche ed avere eventualmente in seguito qualche informazione su
quello che sta avvenendo fra i talebani che continuano a dettare legge in
questi villaggi.
L’ idea delle soldatesse "scelte" è dell’ammiraglio della marina in pensione Eric Olson, ex comandante del reparto
Operazioni Speciali, che nella primavera del 2010 ha cominciato a parlare della
necessità di avere dei gruppi di sostegno culturale che dovevano giocoforza
essere composti da donne. Fra i compiti del nuovo reparto c’è anche quello di
assistere donne e bambini afgani a livello medico.
Le 100 ore di test per la valutazione delle
candidate si tengono a Camp Mackall una base di addestramento della seconda
guerra mondiale poco lontana da Fort Bragg nella Carolina del Nord. La selezione non è facile: su 233 candidate
finora ne sono state dichiarate abili e arruolate 156. Alle aspiranti al posto, dopo aver dimostrato
che sono in grado di fare marce di 10 chilometri con uno zaino di 16 chili in
spalla, viene chiesto d’essere in grado di mantenere la calma, comportarsi in
modo logico, essere capaci di comunicare in modo chiaro ed essere in grado di risolvere con la rapidità di un
fulmine problemi in un ambiente particolarmente difficile. In poche parole
devono eccellere sia a livello mentale che fisico.
“Sono contenta di fare parte di questo nuovo
reparto – ha spiegato il luogotenente di artiglieria Meghan Curran – perché finalmente
potremo superare i tabù culturali e avvicinare la metàè della popolazione dell’Afghanistan
che ci era preclusa”.
Mariuccia Chiantaretto