27/10/2012
Il call center del ministero (Ansa).
Un numero verde al quale chiedere informazioni e un controllo costante sul territorio. Così il ministero della Salute sta intervenendo in questi giorni a tutela dei cittadini. Appena si è avuta notizia, infatti, di un “difetto” nei vaccini messi in commercio dalla Novartis, azienda leader del settore, le scatole già in commercio sono state immediatamente ritirate. Il difetto, “un’aggregazione proteica”, potrebbe ingenerare reazioni allergiche, anche se finora, tra chi ha già utilizzato il vaccino non si è verificato alcun caso avverso.
Il numero attivato per l’occasione è 1500. Le 14 postazioni in funzione hanno già risposto a migliaia di telefonate inserendo quelle più importanti e frequenti anche nel portale del ministero www.salute.gov.it. Tra le chiamate anche quelle di cittadini che avevano fatto il vaccino prima del 24 ottobre, data ufficiale del ritiro. Nessuno di loro però ha avuto effetti collaterali diversi da quelli ordinari. Una nota del ministero ha ribadito che, «a scopo cautelativo, il ministero aveva immediatamente disposto il sequestro di tutte le confezioni su tutto il territorio nazionale» e aveva intimato alla Novartis Vaccines and Diagnostics S.r.l. che avrebbe dovuto «assicurare immediata comunicazione del divieto di vendita e utilizzo a tutti i destinatari del medicinale oggetto del provvedimento nel più breve tempo possibile e, comunque, entro e non oltre 48 ore dalla ricezione del presente provvedimento».
Intanto il Comando carabinieri per la tutela della salute è attivo sul territorio nazionale per verificare sia l'avvenuta comunicazione del divieto di utilizzo, sia, nel caso in cui le confezioni non fossero state ancora ritirate, per procedere al sequestro dei vaccini. In queste ore, fa sapere il ministero guidato da Renato Balduzzi, «sono in corso verifiche presso i grossisti e presso 1.603 farmacie pubbliche, 800 farmacie ospedaliere e 16.012 farmacie private».
Il vaccino “incriminato” è l’AGRIPPAL filled batch 126303 (nel quale sono stati riscontrati gli aggregati proteici), ma il ministero ha chiesto all’azienda senese di inviare anche un numero congruo di campioni per i batches 126301 e 126302 per le necessarie verifiche. Molto dura anche la lettera dell’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, nei confronti della Novartis. «L’omissione delle informazioni inerenti alla presenza di aggregati nel prodotto è perdurata anche nella fase di integrazione dei dati avvenuta in seguito all’evento di “Manipolazione Dati”, riscontrato da codesta Ditta nella seconda metà di Agosto 2012. Si sottolinea, inoltre, che codesta Ditta ha chiesto la chiusura della variazione di cambio annuale del ceppo influenzale nonostante le problematiche sopra evidenziate», scrivono i vertici dell’Agenzia deputata alla vigilanza sulla sicurezza dei farmaci.
In altre parole, sostiene Aifa, Novartis avrebbe nascosto, finché ha potuto, le notizie sul difetto del proprio farmaco.
I cittadini però possono stare tranquilli. Anzi, il ministero raccomanda la vaccinazione alle categorie a rischio (anziani, bambini, malati cronici) e «ricorda che i vaccini autorizzati per l’uso nell’uomo, inclusi quelli contro l’influenza, sono prodotti biologici sicuri, essendo sottoposti ad una serie di controlli accurati, effettuati secondo gli standard previsti dalle autorità internazionali (Oms e Agenzia Europea Valutazione Medicinali) e nazionali».
Annachiara Valle