26/10/2011
Dopo le ultime rettifiche da parte della prefettura della Spezia, è di sei morti il bilancio del maltempo che si è abbattuto su Liguria e Toscana, con otto persone disperse, tra le quali anche un volontario. La più colpita è senza dubbio la Liguria. Ecco le drammatiche immmagini del fiume di acqua e fango che attraversa il comune di Monterosso, una delle perle liguri nelle Cinque Terre:
C'è angoscia nella cittadina devastata dal fango e dai detriti nella parte vecchia di Monterosso, che sembra quasi scomparsa. Via Roma, la strada principale, riferiscono alcuni testimoni, è ricoperta per seicento metri dai detriti, le hall degli alberghi sono invase da auto così come i negozi. L'unità di crisi della Regione Liguria guidata dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e composta dagli assessori regionali Enrico Vesco, Raffaella Paita, Renata Briano e Renzo Guccinelli, sta raggiungendo Monterosso in battello per aggirare le frane. Intanto è iniziata da alcune ore la distribuzione di acqua potabile a Borghetto Vara e Brunato, nelle frazioni collinari e sulle colline alle spalle di Spezia che sono senza acqua da ore a causa dell'alluvione. Nei paesi colpiti dal maltempo è saltato il metanodotto che fornisce il gas metano e prosegue il black out elettrico. Squadre dell'Enel sono al lavoro per cercare di ripristinare le linee elettriche. La Protezione civile grazie ai defender del Corpo Forestale, gli unici che possono passare dalla strada ancora piena di fango, sta distribuendo acqua alle abitazioni.
Nel video sotto, tratto dal sito YouReporter.it, le immagini della via Aurelia crollata tra Rocchetta e Brugnato:
La situazione non è meno grave in Toscana dove sono 280 i comuni a rischio frane o alluvioni. Tra i 10 capoluoghi toscani, ben sette - Firenze, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Prato e Pistoia - presentano addirittura il 100 per 100 delle Amministrazioni classificate a rischio. Seguono Arezzo, Siena e Grosseto, rispettivamente con il 97, il 94 e l'86 per cento delle municipalità considerate a rischio.
L'area interessata dal maltempo è dunque più fragile rispetto alla media nazionale in Italia dove comunque - precisa la Coldiretti - ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico, dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità. All'elevato pericolo idrogeologico in Italia non è certamente estraneo il fatto che un territorio grande come due volte la regione Lombardia, per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti, è stato sottratto all'agricoltura che - afferma la Coldiretti - interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione di quasi il 27 per cento negli ultimi 40 anni.
Ecco un altro video girato ad Aulla, in Lunigiana, inondata dal fiume Magra:
C'è un problema di «abbandono del territorio» all'origine della
devastazione che ha colpito la Liguria. Lo sostiene il governatore
ligure, Claudio Burlando, nel corso del vertice convocato a Levanto per
fare il punto sui soccorsi alle popolazioni colpite. «Non ci sono più
gli uomini, nei boschi e sulle colline, che tengono in sicurezza i
terreni, come è stato fatto per secoli. È una questione molto delicata,
un problema cultura ed economico difficile da risolvere», ha aggiunto
Burlando.
Ermete Realacci, responsabile della green economy del Pd, a proposito dell'emergenza maltempo, osserva: «Servono più fondi e manutenzione del territorio. A poco servono, invece, le lacrime del coccodrillo. Ora è il momento del lutto per le vittime e la priorità sono gli aiuti per affrontare l'emergenza che ha flagellato il territorio. Ma non si può non ricordare che solo pochi giorni fa si tornava a parlare di un nuovo condono edilizio che come è tristemente noto è una delle cause prioritarie della fragilità e dell'insicurezza di tanta parte del territorio italiano». E in questa situazione «il Governo sostanzialmente azzera le risorse già limitate e insufficienti, i 500 milioni stanziati dal governo Prodi, per la manutenzione ordinaria del territorio e per gli interventi per mettere in sicurezza quella gran parte di Paese che risulta a rischio frane, alluvioni e smottamenti».
I dati sulle vittime delle alluvioni, clicca sull'immagine qui a sinistra per scaricare la tabella completa.
Pino Pignatta