17/09/2012
Da sx il ministro Renato Balduzzi e il ministro Elsa Fornero con il sindaco di casale Giorgio De Mezzi (Foto Siccardi / Sync).
S'annida ancora in molte parti d'Italia. L'amianto continua i suoi silenziosi agguati. Il 17 settembre, in Piemonte, a Casale Monferrato, la città dell'Eternit, lo Stato ha voluto dimostrare di combattere sul serio questa minaccia, spesso mortale. I ministri della Salute (Renato Balduzzi), dell'Ambiente (Corrado Clini) unitamente a quello del Lavoro e delle politiche sociali (Elsa Fornero) hanno illustrato - ciascuno per le proprie competenze - quel che si sta facendo, quel che va fatto, quel che si farà.
Servizio di Alberto Chiara, riprese di Paolo Siccardi (Sync), montaggio di Matteo Galli
Il ministro dell ambiente Corrado Clini (Foto Siccardi /Sync).
I dati, innanzitutto. Sono stati sinora trovati 34.000 siti con rilevanti tracce d'amianto, 373 dei quali considerati altamente a rischio. Il censimento non è ancora completo. Si pensa che, alla fine, i siti a elevato rischio per la salute siano 500 in tutto il Paese. Sicuramente si sa che 680 mila italiani sono stati esposti alle fibre d'amianto, che questo materiale può impiegare anche molto tempo (fino a 40 anni) per manifestare i suoi terribili effetti e che il tasso d'incidenza del mesotelioma pleurico è di 3,6 casi per 100 mila uomini e di 1,6 casi per 100 mila donne.
(Paolo Siccardi(Sync).
Ora si tratta di reagire sia dal punto di vista sanitario che da quello
ambientale. È stato calcolato che la completa bonifica del nostro Paese
costi 10 milioni per 10 anni. Si sta già lavorando, tenuto conto che il
69,2 per cento dei rifiuti contenenti amianto interessa le regioni del
Nord, Lombardia in primo luogo. A fine novembre, Venezia ospiterà una
Conferenza nazionale sul tema. La lotta all'amianto non può prevedere
soste.
Alberto Chiara